Nell’era dei content creator digitali, in cui lo smartphone è spesso la videocamera principale, gli stabilizzatori – noti anche come gimbal – sono diventati un accessorio imprescindibile. Questi accessori riducono vibrazioni e movimenti indesiderati durante la registrazione di video o lo scatto di foto. Grazie a motori brushless e sensori di movimento, garantiscono riprese fluide anche in situazioni dinamiche.
Con Osmo Mobile 7P, ultimo arrivato nella sua celebre linea di stabilizzatori, DJI dimostra ancora una volta di conoscere perfettamente le esigenze dei creator moderni, riuscendo a colmare con intelligenza il divario tra versatilità e qualità cinematografica.
Il predecessore Osmo Mobile 6 (o OM6) aveva già alzato l’asticella introducendo la rotella di controllo analogica, un’aggiunta apparentemente piccola ma sostanziale, che trasformava un semplice gimbal in uno strumento professionale capace di gestire effetti di messa a fuoco e zoom con grande fluidità.
Con Osmo Mobile 7P, DJI non si è limitata a migliorare ma ha ripensato l’intero concetto, introducendo un modulo multifunzione e una prolunga telescopica da 215 mm.
Prendendo in mano l’OM7P, si avverte immediatamente una sensazione di professionalità. Il peso — 368 g, senza ovviamente contare lo smartphone — può risultare leggermente impegnativo in sessioni lunghe, ma restituisce anche un rassicurante senso di robustezza. A differenza di altri gimbal leggeri ma poco stabili, qui è stata scelta la via della solidità, rendendo lo strumento perfetto per chi vuole produrre contenuti di alto livello, anche in situazioni molto “movimentate”. Anche l’ergonomia è ben studiata: l’impugnatura è comoda, e la possibilità di richiudere il gimbal lo rende facilmente trasportabile.
Il design è caratterizzato da un colorazione scura e un aspetto serioso, lontani da certi competitor che strizzano l’occhio all’utenza occasionale. Il treppiede integrato e l’asta estensibile fanno parte di un sistema solido e ben congegnato, che consente un uso versatile anche per selfie, vlog e riprese dall’alto.
Il valore aggiunto dell’OM7P è il modulo multifunzione, una piccola unità che combina illuminazione LED, tracking intelligente AI, ricezione audio (per il DJI Mic Mini) e una porta USB-C.
Le prime interazioni con questo gimbal possono sembrare macchinose, ma dopo qualche utilizzo diventa tutto molto semplice e intuitivo. Il fissaggio magnetico è sicuro e il modulo può essere orientato facilmente verso la scena per sfruttare appieno le sue funzioni.
La rotella laterale consente un maggiore controllo cinematografico, permettendo di regolare la lunghezza focale per uno zoom più fluido o di passare alla messa a fuoco manuale. Inoltre, una pressione prolungata consente di gestire la luce di riempimento, facilitando la regolazione dell’intensità luminosa e della temperatura del colore.
Una delle chicche? I controlli gestuali: basta mostrare il palmo per avviare il tracking, oppure la “V” per fare uno scatto fotografico. Funzionalità forse non indispensabili, ma indubbiamente molto apprezzate da chi crea contenuti da solo.
L’app DJI Mimo è il compagno ideale per l’OM7P. Attraverso essa, si può accedere a ActiveTrack 7.0, che consente un tracciamento del soggetto altamente preciso: basta tracciare un riquadro sullo schermo del telefono, e il gimbal farà tutto il resto, mantenendo il soggetto sempre al centro anche in movimento.
Durante i nostri test, il tracking si è dimostrato stabile e intelligente, anche se l’IA ha in alcuni casi faticato a riacquisire soggetti nascosti temporaneamente da ostacoli.
L’integrazione con il mondo Apple è arricchita da un’app companion per Apple Watch, che si trasforma così in un telecomando intelligente per controllare a distanza le riprese e la visualizzazione della fotocamera: un dettaglio che farà la felicità degli utenti iOS.
L’OM7P è un alleato prezioso nella produzione di contenuti. Le riprese realizzate con la luce integrata e l’audio gestito tramite il Mic Mini TX restituiscono risultati quasi professionali, con una fluidità degna di una steadycam.
La stabilizzazione a 3 assi è praticamente perfetta: nessun effetto rolling, nessun tremolio — solo movimenti dolci e controllati.
La possibilità di ricaricare il telefono direttamente dal gimbal e di utilizzare un microfono tramite la porta USB-C sono elementi che strizzano l’occhio ai professionisti sempre in movimento.
Con un’autonomia dichiarata fino a 10 ore (batteria Li-Po 1S da 3350 mAh), l’OM7P consente lunghe sessioni senza problemi. Si ricarica in sole 2,5 ore tramite cavo USB-C.
La combinazione di stabilizzazione, illuminazione, audio e controllo avanzato in un solo dispositivo rende Osmo Mobile 7P una delle proposte più complete sul mercato. È difficile trovargli difetti: unici aspetti migliorabili sono forse la velocità del tracking in alcuni scenari e la mancanza di una batteria plug-in per il manico.
È attualmente in vendita su Amazon a 159 euro, con possibilità di acquistarlo in bundle con il Mic Mini TX a 218 euro. In un mercato dove i gimbal economici abbondano, si colloca nella fascia “premium accessibile”: un investimento mirato per chi vuole un eccellente prodotto, senza spendere una fortuna.
Gennaro Annunziata