Scafati. Antenna Wind a Scafati, accolto dal Tar Campania il ricorso della multinazionale telefonica. Discussione nel merito fissata il prossimo 7 maggio. Il ricorso è stato presentato contro il Comune per l’annullamento (previa sospensione dell’efficacia), dell’ordinanza sindacale del 24 marzo scorso notificata il giorno successivo “presso il cantiere in cui sono in fase di avanzatissima ultimazione i lavori di realizzazione di un impianto di pubblica utilità per la telefonia mobile in via Fosso dei Bagni”.
Aliberti aveva ordinato “la sospensione ad horas di qualsiasi rilascio di autorizzazioni per l’installazione di nuove infrastrutture per telecomunicazione, ricadente sul territorio comunale, nonché la sospensione di tutte le attività, in itinere, di installazione ed attivazione delle stesse, per un periodo stimato in un anno”. Per la Wind “i lavori relativi all’impianto dopo parere radio protezionistico Arpac favorevole, sono stati ultimati, residuando la sola attivazione del segnale e che, di contro, l’ordinanza sindacale ha sospeso per dodici mesi”.
Con un decreto, i giudici salernitani (presidente Salvatore Mezzacapo) accogliendo la tesi dell’avvocato Wind ha fissato per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 7 maggio 2025. Una decisione che arriva dopo le polemiche solevate da consiglieri di maggioranza e minoranza. “L’ordinanza contro l’installazione delle antenne è solo l’ennesima presa in giro nei confronti di cittadini, sia per come è stata impostata, sia per il contenuto, le motivazioni e l’efficacia. Verrà smontata e superata al primo ricorso, il che ci esporrà anche a spese di giudizio, come è avvenuto per l’ospedale, come è avvenuto per l’ente d’ambito sui rifiuti”, aveva detto Gennaro Avagnano.
Il caso antenne è arrivato presso la commissione congiunta Urbanistica e Bilancio e Ambiente dove si è iniziato a ragionare di un regolamento per il corretto insediamento delle antenne telefoniche. Il consigliere di minoranza Francesco Carotenuto si è fatto promotore di una bozza di regolamento che ha messo agli atti in commissione e che prevede una serie di individuazione di aree per l’installazione delle antenne e per il divieto totale in altre.
“Continueremo nelle prossime settimane a lavorare alla stesura di questo regolamento, seppur tardivamente , ricordando che io stesso nel febbraio 2024 sono stato promotore di una interpellanza trasformata poi in mozione che impegnava l’amministrazione a varare un regolamento”, ha detto il leader di Scafati Arancione. La città sulla proliferazione di installazione di antenne ha bisogno di una regolamentazione adeguata alle esigenze della comunità, senza intaccare il diritto dei colossi della telefonia. “Ripeto – aggiunge Avagnano – che l’installazione sul territorio va regolata, va controllata nei suoi effetti sulla salute, va fermata la speculazione in atto da parte di privati nell’ acquisto di terreni, che in accordo con chi è della “materia” sa quali sono appetibili per l’ installazione da parte dei gestori, un mercato dove nessuno cerca di tutelare l’interesse pubblico”.
Il regolamento tuttavia non sarà la soluzione a tutti i problemi ma ha lo scopo di arginare l’installazione incontrollata. “Abbiamo bisogno di norme chiare e non di atti – conclude Avagnano- di come questa ordinanza fermata dal Tar”.
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