Castellammare. Eav ha chiesto altri 27 milioni di euro a Regione Campania e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per portare in piazza Matteotti il capolinea (stabiese )del tram leggero che collegherà Gragnano e Castellammare. E’ questa la novità che arriva a margine della Conferenza dei Servizi decisoria che ha dato il via libera al progetto di riconversione della tratta ferroviaria, ormai dismessa da 15 anni. La richiesta di portare il capolinea in piazza Matteotti è stata avanzata dal sindaco di Castellammare Luigi Vicinanza perché oggi il progetto – da 33 milioni di euro – prevede come ultima fermata viale Libero D’Orsi, nei pressi del liceo Severi. L’obiettivo dell’amministrazione però è quello di avvicinare più possibile la periferia alla zona costiera e in tal senso il capolinea in piazza Matteotti, a due passi dalla villa comunale, sarebbe un risultato importante. Per fare un esempio, una persona che parte da Gragnano o dalla periferia stabiese e vuole raggiungere il lungomare di Castellammare, o viceversa, potrebbe farlo con un sistema di collegamento veloce come il tram, senza dover per forza fare ricorso ai mezzi privati. La richiesta del sindaco è proiettata all’idea di un centro cittadino dove circolano meno auto e scooter, fornendo però un servizio di trasporto pubblico adeguato. Nel frattempo, però, la giunta comunale – su proposta dell’assessore Giuseppe Guida – ha deciso di approvare la variante urbanistica necessaria per far partire il progetto di riconversione della vecchia tratta ferroviaria Gragnano-Castellammare. Dopo il via libera dell’amministrazione, la questione sarà affrontata anche dal consiglio comunale, per l’ok definitivo. I tempi sono stretti perché per non perdere i 33 milioni di euro di finanziamenti europei, necessari a realizzare l’opera, Eav dovrà far partire il bando entro aprile, affidare l’appalto a novembre 2025 e completare i lavori entro il 2027. Dunque, sui binari dove una volta correvano i treni delle Ferrovie dello Stato, dal 2027 dovrebbe esserci un tram leggero affiancato per l’intero tracciato da una pista ciclopedonale. La prima importante novità che si scorge dalla variante urbanistica è che i muri che oggi sono a protezione della tratta ferroviaria saranno completamente abbattuti e sostituiti dagli alberi. Un intervento di riqualificazione importante anche dal punto di vista ambientale. Non si tratta dell’unica novità perché nella variante si legge che lungo il percorso, sul territorio di Castellammare, potrebbero essere realizzate aree gioco da destinare ai bambini o magari attrezzature sportive. Con questo provvedimento si apre anche allo scenario della realizzazione di nuovi parcheggi (a raso o interrati), proprio per favorire un sistema di interscambio dal punto di vista della mobilità urbana. Potrebbero essere consentiti, ma in modo limitato, anche interventi finalizzati a realizzare piccoli bar o chioschi lungo il tracciato. Il tram leggero, per il momento, avrà otto fermate: Gragnano, Pallone Geodetico, Città della Pasta, Carmiano, Madonna delle Grazie, Romeo Menti, Interscambio Eav linea Sorrento e liceo scientifico. «Per la fermata capolinea di Gragnano è prevista oltre che la realizzazione del deposito-officina per i mezzi, la cui copertura sarà un unicum con la piazza esistente, la realizzazione di un parco urbano con la pista ciclabile che risalirà fin su verso la piazza del comune (Piazza Aldo Moro): un parco lineare con vialetti pedonali pavimentati e risalite, che ricucirà urbanisticamente le due porzioni di quartiere, un tempo tagliate dalla ferrovia, con accesso diretto in due punti tra il piazzale di stazione a ovest e via Vittorio Veneto a est. L’area sarà completata con illuminazione e verde attrezzato oltre che da nuove alberature; verrà inserita una stazione di bike sharing e rastrelliere di parcheggio bici», fa sapere Eav.
CRONACA
29 marzo 2025
Tram Gragnano-Castellammare, lungo la tratta parcheggi, chioschi e pista ciclabile