Tagli alle retribuzioni dei netturbini per ridurre il costo della Tari, tensione al Comune in un incontro tra sindacati e amministrazione: è rischio sciopero. Che ci fosse aria di tensione nei corrid...
Tagli alle retribuzioni dei netturbini per ridurre il costo della Tari, tensione al Comune in un incontro tra sindacati e amministrazione: è rischio sciopero. Che ci fosse aria di tensione nei corridoi della società Prima Vera era noto da tempo ma ieri mattina, dopo la fumata nera, nell’incontro «flop» al Comune la pazienza dei netturbini si è trasformata in una rivolta. Urla, rabbia e tensione per le risposte che speravano di ricevere e che invece non sono arrivate. Nel corso della riunione, è emersa tutta la rabbia per il mancato confronto e il rinvio su decisioni importanti e delicate. Nella sede comunale di via Provinciale Schiti era stato fissato l’incontro tra i rappresentanti sindacali dei netturbini, i vertici della società Prima Vera – che in città si occupa del servizio di raccolta dei rifiuti – e i rappresentanti del Comune. Una riunione nella quale si sarebbero dovute tirare le somme rispetto al destino dei netturbini che sostengono di essere costretti a lavorare da tempo in condizioni di disagio: turni massacranti senza possibilità di chiedere giorni di riposo a causa del personale sempre più ridotto, lavoro straordinario non retribuito a causa dell’aumento della mole di lavoro e la decisione dell’ente di effettuare dei tagli sui compensi dei netturbini per agevolare i cittadini. Un risparmio per le casse comunali che servirebbe a ridurre le spese sostenute per la Prima Vera, lievitate nell’ultimo anno che di riflesso hanno portato ad un aumento della Tari. «Da tempo l’amministrazione guidata dal sindaco Cuccurullo – raccontano i dipendenti della società – ha annunciato che vuole effettuare dei tagli alle nostre retribuzioni che comporterà un taglio di almeno 350 euro lordi mensili a ciascun dipendente, un totale di circa 4mila euro all’anno e tutto questo per far fede a spot elettorali come le agevolazioni Tari per i commercianti. Ma a discapito di chi? Nostro che ogni giorno lavoriamo in condizioni assurde e siamo costretti a raccogliere rifiuti anche quando non sono conformi solo perché ci sono residenti che non accettano che non lo raccogliamo o perché lo occultano nei cassonetti». Proprio per questi comportamenti non in linea con il regolamento della differenziata nei giorni scorsi un netturbino è finito in ospedale. «In un contenitore avevano gettato pezzi di un lavabo – raccontano ancora – quando lo abbiamo sollevato per scaricarlo nella vaschetta un pezzo è caduto in testa ad un collega ferendolo». Risultato? Il netturbino è stato trasportato in ospedale e dimesso solo dopo tre giorni con ferite al capo. E ancora: «Il sindaco non immagina nemmeno noi ogni notte cosa dobbiamo raccogliere da terra eppure lo facciamo perché siamo torresi e non vogliamo che il nostro territorio sia sporco, ma per poi vederci trattati in questo modo?». Sono stanchi, delusi ed arrabbiati e denunciano: «Facciamo tantissimi sacrifici, in campagna elettorale consiglieri attuali e sindaco ci hanno bombardato chiedendoci un appoggio elettorale e lo abbiamo fatto perché credevamo nel loro programma, ma ora sono loro che ci stanno trattando in un modo inconcepibile ed inaccettabile». I dipendenti reclamano anche assunzioni del personale visto che dal 2019 ad oggi il personale da 148 si è ridotto a 92 e senza possibilità di assumere: «Non c’è stato un ricambio e una sostituzione rispetto al personale che in questi anni è andato in pensione e la cosa più assurda è che c’è un graduatoria di giovani che hanno vinto un concorso che potrebbero essere tranquillamente assunti, graduatoria che a maggio del 2026 terminerà ma dal Comune dicono che non ci sono soldi per assumere. Ma quelli che vengono stanziati e sono a bilancio solo per la società dove vanno finire, come vengono realmente spesi tutti?».