Il Tribunale di Torre Annunziata ha assolto con formula piena Giuseppe Carpentieri dall’accusa di estorsione ai danni del Savoia, società calcistica biancoscudata, durante la presidenza di Alfonso Mazzamauro. La sentenza ha accolto in toto la linea difensiva sostenuta dagli avvocati Antonio Iorio e Roberto Cuomo, stabilendo che l’imputato non ha commesso il fatto.L’accusa aveva richiesto una condanna pesante, proponendo dodici anni di reclusione per Carpentieri, genero di Valentino Gionta. Secondo la ricostruzione accusatoria, egli avrebbe esercitato pressioni indebite sulla dirigenza del Savoia per ottenere vantaggi economici. Tuttavia, la difesa ha smontato le tesi dell’accusa, evidenziando l’assenza di prove concrete atte a dimostrare il reato contestato.Con la sentenza di assoluzione, Carpentieri viene immediatamente scarcerato per questo reato, pur rimanendo detenuto per altre condanne a suo carico. La decisione del tribunale ha colto di sorpresa molti, poiché altre persone coinvolte nella stessa vicenda hanno ricevuto condanne significative. Tra gli altri imputati figurano i fratelli Felicio e Salvatore Ferraro, condannati con rito abbreviato per la presunta estorsione al Savoia. Felicio Ferraro, ex dirigente sportivo, ha ricevuto una condanna a 6 anni e 6 mesi di reclusione, mentre a Salvatore sono stati inflitti 8 anni e 4 mesi. Entrambi hanno sempre negato ogni addebito e la sentenza favorevole a Carpentieri potrebbe ora aprire la strada a un riesame delle loro posizioni. Il caso Savoia, dunque, non è ancora chiuso: la sentenza potrebbe avere ripercussioni significative e ridefinire l’intero quadro delle responsabilità legate a questa vicenda giudiziaria.
CRONACA
28 marzo 2025
Estorsioni al Savoia, la sentenza: assolto Giuseppe Carpentieri