Castellammare. L’ultima speranza di realizzare il progetto di riqualificazione del rione Savorito, a Castellammare di Stabia, passa dal consiglio comunale. La giunta guidata dal sindaco Luigi Vicinanza ha fatto la sua scelta e deliberato che il primo lotto della mega-opera (che prevede l’abbattimento e la ricostruzione di 96 appartamenti) deve andare avanti, anche se si dovessero perdere i 15 milioni di euro di finanziamenti del Pnrr, che in tal caso verrebbero coperti con risorse del Comune. Ed ora, il prossimo 31 marzo, questa proposta sarà discussa in consiglio comunale. Una scelta coraggiosa quella dell’amministrazione perché per il Savorito è stato già contratto un mutuo da 13 milioni di euro, per realizzare il progetto. Aggiungere altri 15 milioni, azzerando alcune voci di bilancio, significa puntare in modo deciso sul recupero di un quartiere che purtroppo negli anni è stato associato troppo spesso agli affari della criminalità organizzata e al degrado. L’amministrazione di centrosinistra paga i ritardi provocati dalle modifiche al progetto volute dai commissari straordinari che s’insediarono dopo lo scioglimento per infiltrazioni della criminalità organizzata, che di fatto hanno mandato in tilt il cronoprogramma e portato la procedura ormai quasi oltre tempo massimo per ottenere i 15 milioni di euro di fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Per incassare quella somma – salvo proroghe – i lavori abbattimento e ricostruzione di 96 alloggi dovrebbero essere completati entro un anno. Una missione impossibile. L’oneroso impegno per la riqualificazione del quartiere Savorito è sicuramente l’ordine del giorno più importante di un consiglio comunale che tuttavia prevede anche altre questioni spinose. Sul tavolo, infatti, c’è anche la mozione presentata da Base Popolare (rappresentata in aula da Maurizio Apuzzo) e condivisa da tutta la maggioranza, che dovrebbe impegnare la giunta ad acquisire a patrimonio comunale l’ex istituto dei Salesiani, molto contestata dalla minoranza. E ancora, lo schema di convenzione con Eav per la gestione del parcheggio della nuova stazione Stabia Scavi, che dovrebbe essere affidata per un anno alla Tmp, società che gestisce il servizio di sosta a pagamento a Castellammare di Stabia. Un’autorimessa che garantirebbe subito la disponibilità di 150 posti auto, in una zona nevralgica come il viale Europa, ma che ha già scatenato la protesta del centrodestra – in particolare del capogruppo regionale della Lega, Severino Nappi – che ha palesato dubbi sulla procedura concordata da Eav e Comune per affidare il parcheggio alla società Tmp. Infine, c’è anche la questione relativa al regolamento d’uso per gli impianti sportivi cittadini. Un provvedimento necessario per risolvere l’annosa questione dell’utilizzo delle palestre scolastiche da parte delle associazioni che praticano soprattutto basket e pallavolo. Ma che affronterà anche il nodo dello stadio Romeo Menti, perché secondo la giunta l’impianto che oggi ospita la Juve Stabia, protagonista nel campionato di Serie B, dovrebbe essere affidato in concessione a un privato.
CRONACA
28 marzo 2025
Castellammare. Recupero Savorito, 15 milioni a rischio: il Comune pronto a farsi carico dei costi