Torre del Greco. «Siamo stati nuovamente fortunati, ma ora non c’è tempo da perdere: bisogna procedere con una mappatura del centro antico per individuare le zone a rischio e intervenire tempestivamente per scongiurare tragedie». Tira un sospiro di sollievo il geometra Carlo Riccio, il collaboratore del gruppo consiliare della Lega in Regione Campania impegnato in prima linea sull’emergenza dissesti statici all’ombra del Vesuvio. All’indomani dell’ennesimo crollo a ridosso di corso Umberto I – la strada chiusa al traffico da 18 mesi a causa del cedimento di un fabbricato all’angolo con vico Pizza – il tecnico diventato punto di riferimento del «rione d’argilla» incastonato tra piazza Santa Croce e piazza Luigi Palomba rilancia l’appello all’amministrazione comunale targata Luigi Mennella per la costituzione di un tavolo permanente su corso Umberto I e dintorni. «Ho registrato con piacere l’interessamento di diversi esponenti di maggioranza e opposizione alla mia proposta – sottolinea Carlo Riccio – Spero sia sufficiente per convincere il sindaco della necessità di accendere seriamente i riflettori su un’emergenza potenzialmente devastante per la nostra città».
Da «scienziato» a profeta
Ma proprio al primo cittadino il geometra con la passione per la politica non risparmia una stoccata: «Sono stato deriso dal sindaco in consiglio comunale, etichettato come uno “scienziato” per le mie considerazioni tecniche relative ai dissesti statici e ai rischi idrogeologici in corso Umberto I e dintorni – ricorda Carlo Riccio -. Purtroppo, la storia mi ha dato ragione come dimostrano i due cedimenti delle ultime tre settimane. D’altronde, tutti gli allarmi lanciati attraverso i video social diffusi con gli attivisti impegnati nella salvaguardia di un rione abbandonato al proprio destino da decenni erano frutto di un accurato studio del territorio. Ora, alla luce del nuovo crollo in vico Orto Contessa, spero vengano messi da parte i personalismi politici e si cominci a lavorare in sinergia a tutela delle centinaia di famiglie del centro antico della città».
Le verifiche hi-tech
Un obiettivo inseguito da Carlo Riccio attraverso il ricorso a moderni strumenti di controllo e accertamento dei rischi. «Sono già in contatto con una ditta specializzata di Desenzano sul Garda – spiega il geometra già pro-sindaco all’epoca dell’amministrazione comunale guidata da Giovanni Palomba – per organizzare un sopralluogo in tutta la zona di corso Umberto I e dintorni con l’utilizzo di droni con laser scanner al fine di valutare con maggiore precisione la situazione e pianificare le operazioni necessarie alla messa in sicurezza dei fabbricati danneggiati e alla prevenzione di ulteriori pericoli. Oggi la tecnologia ci può aiutare a superare i “limiti” imposti da sequestri e chiusure precauzionali e a realizzare una mappa precisa e puntuale dell’attuale stato dell’arte per poi mettere in campo tutte le azioni necessarie a scongiurare ogni possibile tragedia».
I tecnici del territorio
Inevitabile, una riflessione complessiva su un’emergenza esplosa il 16 luglio del 2023 e rimasta – a distanza di 18 mesi – irrisolta. «Chiaramente il crollo di un fabbricato rappresenta un caso eccezionale – conclude il collaboratore del gruppo regionale della Lega in Regione Campania – Ma con un minimo di conoscenza del territorio, alcune criticità si sarebbero potute affrontare e magari risolvere in tempo. La nomina di un assessore all’urbanistica proveniente da Ercolano non credo si sia rivelata, sotto questo aspetto, felice e positiva per la nostra città».
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