Gragnano. «Per combattere la camorra la migliore arma è studiare e seguire i professori che vi danno più compiti». Una frase semplice, quanto banale, ma se detta con la determinazione che contradd...
Gragnano. «Per combattere la camorra la migliore arma è studiare e seguire i professori che vi danno più compiti». Una frase semplice, quanto banale, ma se detta con la determinazione che contraddistingue Nicola Gratteri ha tutto un altro significato. Il procuratore della Repubblica di Napoli, in occasione della giornata del ricordo delle vittime innocenti di mafia, è stato ospite nella città della pasta e nella biblioteca comunale intitolata a Michele Cavaliere-l’imprenditore ammazzato dal clan per aver denunciato il pizzo- ha incontrato la cittadinanza. Tanti i temi toccati, dalle riforme sulla giustizia sino alle stoccate alla politica:«Le riforme fatte dal governo Draghi in poi sono inutili e non aiutano la giustizia a fare il proprio lavoro- ha detto Gratteri- salvo solo quella sugli hacker. In particolare le riforme non giovano ne alla garanzia dell’imputato e nemmeno alla garanzia della parte offesa. Sulle intercettazioni inoltre si sta facendo un grande sbaglio perché non è pensabile di limitare le attività investigative a soli 45 giorni». Il procuratore ha risposto alle domande poste dagli studenti delle scuole gragnanesi raccontando anche aneddoti personali: «Per combattere la camorra vanno fatte scelte di campo fin da subito, dalla vostra età- ha detto Gratteri- se uscite a mangiare una pizza evitate di andare da quella del capo clan. Io sono cresciuto in un piccolo paese della Calabria. Quando decisi di studiare Giurisprudenza andai a Catania e non a Messina che era più vicina. Decisi così perché a Messina frequentavano la facoltà i figli degli ‘ndraghetisti e non volevo avere a che fare con loro. Durante la mia carriera mi è capitato di arrestare e far condannare i miei compagni di scuola, uno di loro è stato addirittura ammazzato. Ho dovuto fare subito una scelta di campo ed è stato più semplice perché alle spalle avevo una famiglia che praticava l’onestà. A Napoli vedo bambini di 10 anni stare in giro fino a tardi. E’ inconcepibile perché quando cresceranno saranno incontenibili e diventeranno gli utili idioti del capoclan del quartiere. Ai genitori dico di non fare gli amici dei figli ma di educarli ad una vita sana e di sacrificio». Il procuratore si è inoltre soffermato sui caratteri della camorra:«Esistono tre tipi di camorra: quella di primo livello delle stese, ossia di quelli che vanno in piazza a sparare, poi quella di secondo livello, più imprenditoriale e poi c’è quella di terzo livello che fa a affari sul web- ha detto Gratteri- Inoltre, a differenza dell’ndrgaheta, la camorra ha un’organizzazione a maglie più larghe. Notiamo per esempio che le famiglie molte volte cambiano schieramento passando da un gruppo criminale all’altro. Questo è un’ulteriore punto di forza perché la situazione criminale può cambiare continuamente senza darci punti di riferimento». «La sua presenza non è stata solo un simbolo, ma un potente richiamo alla responsabilità delle istituzioni, delle scuole e dei cittadini- ha detto il sindaco di Gragnano Nello D’Auria-Il dottor Gratteri ci ha ricordato che la giustizia non è solo un principio astratto, ma un dovere quotidiano, che si esercita con rigore, coraggio e senso dello Stato».