Da Genova a Roma, passando per Venezia e Ravello e conservando la settimana clou a Napoli. Da quest’anno il Pianeta Mare Film Festival (PMFF), nato nel 2022 a Napoli, nella città in cui sono nati il cinema ad opera di Étienne-Jules Marey e la moderna biologia marina ad opera di Anton Dohrn, diventa una sorta di “Giro d’Italia” del miglior cinema green, quello che porta sul grande schermo i temi ambientali e della biodiversità con opere provenienti da tutto il mondo. “Il 2024 è stato l’anno più caldo di sempre – evidenzia Ferdinando Boero, presidente del Pianeta Mare Film Festival e della Fondazione Dohrn – le temperature dei mari non sono mai state così alte, con disastrose alluvioni causate dalle nuvole nate dall’evaporazione dei mari. Quello che facciamo all’atmosfera si ripercuote sul mare, che ce lo rende con gli interessi. E allora l’attenzione ai temi della salvaguardia ambientale può e deve essere innalzata sempre di più. E ci rende perciò orgogliosi assistere alla crescita di un piccolo festival del cinema che, partito da Napoli in maniera sperimentale, è diventato ora un viaggio a tappe che esporta in tutta Italia il nostro progetto formativo rivolto ai giovani”. Anche quest’anno al PMFF, organizzato dall’Associazione culturale Pianeta Mare Darwin Dohrn, fondata dal giornalista Max Mizzau Perczel, insieme con numerosi scienziati e accademici di grande prestigio, come il biologo marino Ferdinando Boero, il genetista Franco Salvatore, e il giurista Alessandro Milone, i grandi protagonisti saranno i giovani studenti under 30 registi e videomaker provenienti dalle Università e dalle Accademie di cinema di numerose città italiane ed europee. Dopo il successo delle prime tre edizioni del Pianeta Mare Film Lab di Napoli, diretto dal regista Valerio Ferrara, già vincitore del premio “La Cinef” al Festival di Cannes, il format di produzione cinematografica laboratoriale (con super corti da tre a cinque minuti girati con smartphone e residenza artistica) e Cinematinée per scolaresche avrà cinque tappe complessive e accoglierà 100 giovani (20 per ogni tappa). Si parte dal 5 al 9 maggio dall’Università di Genova (con iscrizioni aperte fino all’11 aprile su www.pianetamarefilmfestival.it) e si arriverà al gran finale di novembre a Roma negli spazi del David Sassoli Europa Experience. “Ispirare e formare giovani e studenti, anche con la partecipazione di ragazzi e ragazze a rischio abbandono scolastico e criminalità giovanile, nell’utilizzo artistico e tecnico professionale dello smartphone per la produzione di cortometraggi a budget zero per raccontare storie ed esperienze di vita, buone pratiche di sostenibilità ambientale e azioni virtuose di science citizen su argomenti come i cambiamenti climatici, la biodiversità e la protezione del patrimonio artistico e naturale”. Così il regista Valerio Ferrara presenta gli obiettivi didattici ma anche sociali dei Film LAB 2025. In ogni tappa del Pianeta Mare Film Festival 2025 accanto ai Film Lab ci saranno altre numerose iniziative che metteranno insieme come di consueto il cinema e la valorizzazione dell’ambiente. Sarà così ad esempio a Genova, dove il programma delle cinque giornate è stato organizzato in collaborazione con Genova Blue District e Job Centre, Duferco Energia, Elettra Car Sharing e Alle ortiche APS e dove ci saranno cinematinée in Ateneo ed un evento di Citizen Science e sport in spiaggia organizzato grazie all’impegno di artisti attivisti ambientali e campioni sportivi delle squadre di Posidonia Green Festival, OutBe e Outdoor Portofino e Blackwave Surf School.
“L’Università di Genova ha aderito con entusiasmo all’iniziativa – sottolinea il Pro Rettore alla sostenibilità dell’Università di Genova, Adriana Del Borghi – perché le azioni che mirano ad avvicinare la comunità studentesca alla sostenibilità attraverso strumenti di comunicazione diretti ed efficaci come il cinema possono coinvolgere i giovani verso temi fondamentali per il nostro futuro come l’ambiente ed il mare”.Il vero e proprio Festival si svolgerà anche quest’anno a Napoli all’inizio di ottobre, dal 7 all’11, come sempre in alcuni dei luoghi più prestigiosi della città da un punto di vista scientifico e culturale (dalle diverse Università partenopee al Museo Darwin Dohrn). Altro segnale di crescita del PMFF sono le sezioni di concorso che diventano tre e aumentano il budget dei premi complessivi. Accanto alle due sezioni tradizionali (“Features film” dedicata ai lungometraggi e “Short movies” riservata ai cortometraggi) ci sarà anche la sezione “Panorama Oltremare”. Una sezione che, come spiega il direttore del PMFF Max Mizzau Perczel, “sarà aperta al cinema narrativo e di finzione italiano ed europeo, con storie ambientate in luoghi di mare, laghi, fiumi, isole e ghiacciai, storie di vita quotidiana in mare, di pesca, di sport e di attivismo, storie con un legame speciale e poetico con la natura e l’ambiente”.Il bando di selezione dei film, che lo scorso anno ha raccolto pellicole proposte da oltre 40 diversi Paesi del mondo, (dal Canada all’India, dalla Cina all’Iran) è già aperto su www.pianetamarefilmfestival.it e scadrà il 5 settembre.
YOUNG
25 marzo 2025
Da Genova a Napoli: il pianeta Mare Film Festival si veste di green