Scafati. Sospese per un anno le autorizzazioni per l’installazione di nuove infrastrutture di telecomunicazione. Dopo la riunione convocata con urgenza presso la commissione bilancio e urbanistica (dove si discute l’iter da adottare per autorizzare l’istallazione di antenne/ ripetitori di telefonia sul territorio e il relativo controllo e monitoraggio per l’inquinamento elettromagnetico), il sindaco Pasquale Aliberti ha deciso di non firmare permessi per gli impianti dalla durata di 12 mesi.
“Venendo incontro alle richieste dei cittadini ho ritenuto di dover firmare il provvedimento in attesa del nuovo regolamento che si sta discutendo nelle commissioni e delle verifiche sui campi elettromagnetici da parte degli enti competenti in materia, Asl e Arpa in merito a possibili effetti indesiderati dell’inquinamento elettromagnetico sulla popolazione”.
Il problema è stato affrontato proprio dopo che la scorsa settimana era montata la protesta dei residenti di via Terze, contro l’istallazione di un’antenna telefonica 5G, che, a loro dire, il sindaco si sarebbe impegnato a bloccare già a luglio scorso e che sembrerebbe abbia problemi dal punto di vista dei pareri.
La vicenda dell’antenna di via Terze era esplosa con la protesta dei residenti della zona San Pietro che avevano bollato come inaccettabile vedere che un colosso del genere come l’antenna telefonica si trovi a meno di 20 metri da un abitazione di fronte a un parco giochi, a pochi passi da una scuola e a ridosso del fiume più inquinato al mondo. La recente installazione nei pressi della scuola Falco avrebbe rappresentato un rischio che i cittadini non possono accettare. Ora è arrivata la decisione di Aliberti di sospendere per un anno le autorizzazioni.
“Questa ordinanza del sindaco contro l’installazione delle antenne è solo l’ennesima presa in giro nei confronti di cittadini, sia per come è stata impostata, sia per il contenuto, le motivazioni e l’efficacia. Verrà smontata e superata al primo ricorso, il che ci esporrà anche a spese di giudizio, come è avvenuto per l’ospedale, come è avvenuto per l’ente d’ambito sui rifiuti. Tanto a pagare sono i cittadini, mica lui”, attacca Gennaro Avagnano presidente della commissione Ambiente.
“L’installazione sul territorio va regolata, va controllata nei suoi effetti sulla salute, va fermata la speculazione in atto da parte di privati nell’ acquisto di terreni, che in accordo con chi è della “materia” sa quali sono appetibili per l’ installazione da parte dei gestori, che pagano lautamente e che poi fittano gli impianti a terzi. Praticamente un mercato dove nessuno cerca di tutelare l’interesse pubblico”, aggiunge il presidente della commissione Ambiente.
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