Il Sorrento Futsal ha recentemente scritto una pagina storica nel futsal italiano, conquistando per la prima volta l’accesso al Campionato Nazionale di Serie B. La vittoria per 7-5 contro il Soluzio...
Il Sorrento Futsal ha recentemente scritto una pagina storica nel futsal italiano, conquistando per la prima volta l’accesso al Campionato Nazionale di Serie B. La vittoria per 7-5 contro il Soluzioni Club ha sancito questo traguardo, frutto di una stagione straordinaria e di un progetto iniziato circa dieci anni fa. Il presidente Carlo Gargiulo, insieme al suo fidato collaboratore Antonio Ferraiuolo, ha dato vita a questa avventura in una serata estiva, con l’idea di creare una squadra di futsal. Da quel momento, il club ha attraversato successi e difficoltà, fino a raggiungere l’ambito traguardo della Serie B: «Per noi è un grande risultato. È il coronamento di 10 anni di lavoro e sacrifici. Siamo partiti come un gruppo di amici, non pensavamo di certo di arrivare in B. Con tanti sacrifici ce l’abbiamo fatta. È una cosa storica: in penisola sorrentina nessuno è mai arrivato in B. Abbiamo fatto appassionare tante persone e questo è un grande orgoglio». Dopo mesi di sacrifici e lavoro, arriva sempre un punto in cui si capisce che l’obiettivo è davvero a portata di mano. Per Carlo Gargiulo, la consapevolezza che il Sorrento Futsal potesse centrare la promozione è arrivata sin dalle prime giornate: «Noi siamo partiti bene, sapevamo di essere competitivi e che avremmo giocato fino alla fine per vincere. Abbiamo visto che la squadra era solida, siamo stati bravi a mantenere l’ossatura dello scorso anno che era già competitiva, aggiungendo pochi innesti di qualità. Da noi ci sono tutte persone serie e perbene e questo è un valore aggiunto». Guidare una squadra verso un traguardo così importante significa anche saper gestire la pressione, nei momenti di difficoltà, così come in quelli cruciali. Carlo Gargiulo ci racconta come ha affrontato questo aspetto durante la stagione: «Abbiamo cercato di non scaricare troppa pressione sul mister, sui giocatori e lo staff. Li abbiamo lasciati lavorare in tranquillità. Una menzione particolare va fatta anche a tutti i ragazzi che hanno giocato di meno ma che comunque andavano fortissimo e sono rimasti sul pezzo». Una promozione non si conquista solo con il talento, ma anche con l’unione e lo spirito di squadra. Il Sorrento Futsal ha dimostrato di essere un gruppo compatto dentro e fuori dal campo: «La coesione è fondamentale. Senza il gruppo non si va da nessuna parte. Bisogna cercare di eliminare screzi, tante cose ce le siamo detti in faccia per il bene collettivo» – spiega il presidente. Dopo i festeggiamenti per la promozione, arriverà il momento di guardare avanti. Il presidente Carlo Gargiulo spiega se e come la società sta già programmando la prossima stagione in Serie B: «Ci giocheremo queste ultime due partite al massimo. Rispettiamo il campionato e i nostri avversarsi. Per l’anno prossimo dovremo sicuramente creare un’organigramma migliore inserendo nuove persone. Servono più risorse economiche e umane. L’obiettivo primario sarà la salvezza ma sempre con grande umiltà. Vogliamo tenere in giostra sempre più ragazzi del territorio. Noi giochiamo per questo». Dietro ogni successo ci sono anche momenti di sconforto. La strada verso la promozione in Serie B non è stata semplice: «Non ho mai pensato di mollare, la mia è una passione. Anche nelle difficoltà siamo sempre andati avanti. In C1, questo è il primo anno che abbiamo giocato qui in penisola: giocavamo a San Sebastiano. Con la passione abbiamo ottenuto tanti piccoli risultati. I momenti difficili ci sono stati, sopratutto durante il covid, ma non abbiamo mai pensato di mollare» – spiega Gargiulo. Il successo del Sorrento Futsal è frutto di un grande lavoro collettivo, e il presidente Carlo Gargiulo lo sa bene. Per questo, non dimentica di ringraziare chi ha reso possibile questo traguardo, a partire dal direttivo societario: «Io sono il presidente ma non prendo mai le decisioni da solo. In questo percorso ci sono tante persone che contribuiscono e, con il direttivo, valutiamo insieme ogni scelta. Voglio davvero ringraziare con il cuore i vari Antonio Ferraiuolo, Salvatore Iaccarino, Francesco De Vivo, Benedetto De Gregorio e Carlo Vinaccia. Senza dimenticare i due dirigenti Josè Astarita e Alessandro Russo, che ci aiutano in tutto. Poi faccio i complimenti al mister, alla squadra e allo staff per la passione e l’impegno. Senza tutte queste persone non sarebbe stato possibile centrare un obiettivo così importante».
Alfredo Izzo