Torre del Greco. “Fa male sapere che il servizio di igiene urbana nel corso degli anni, nonostante la popolazione sia calata, venga assicurato dal Comune a cifre più elevate rispetto a quella che era la base di partenza, la nostra, quando eravamo stati capaci di abbassare il costo complessivo della raccolta dei rifiuti di quattro milioni di euro”. È amareggiato Salvatore Quirino, oggi coordinatore dell’area Miglio d’oro per Fratelli d’Italia e fino al 2017 assessore all’ambiente nella seconda amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Ciro Borriello.
Un incarico che gli costò anche l’iscrizione nel registro degli indagati in merito all’inchiesta che ha poi portato l’allora primo cittadino e i vertici della ditta Fratelli Balsamo prima in carcere e poi a processo: «È notizia di queste settimane – aggiunge Salvatore Quirino – che la stessa procura di Torre Annunziata, attraverso il pubblico ministero, abbia chiesto l’assoluzione per tutti gli imputati perché il fatto non sussiste. Ora leggo di un’altra indagine sull’appalto rifiuti, sulle proroghe decise dall’amministrazione comunale e sulla cessione del fitto di ramo d’azienda. Senza dimenticare che anche la precedente amministrazione comunale, a cominciare dal sindaco Giovanni Palomba e dalla dirigente dell’epoca Claudia Sacco, si trovarono coinvolti in inchieste per cui oggi sono in corso giudizi di carattere processuale”.
Ma non è questo che sconforta lo storico esponente di Fratelli d’Italia: “È palese che qualcosa nel sistema rifiuti nella nostra città non funziona da alcuni anni – evidenzia Salvatore Quirino -. L’aumento esponenziale del costo del servizio e la resa dello stesso, sempre poco efficace, sono sotto gli occhi di tutti. Come è evidente che negli ultimi anni c’è stata una netta contrazione della popolazione, con un’inevitabile riduzione anche nella ‘produzione’ degli scarti da smaltire, che dovrebbe portare ad una più facile esecuzione del servizio di raccolta e smaltimento. Invece, accanto a un recupero sempre meno puntuale, si aggiunge una quasi totale assenza dello spazzamento, con i risultati che tutti conoscono: strade più sporche, sacchetti presenti in vari punti, costi delle bollette Tari più alti. Le inchieste e le verifiche delle forze dell’ordine ben vengano, ma è su questi aspetti che i cittadini e forse anche le autorità preposte hanno il dovere di confrontarsi».
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