Torre del Greco. I fari della procura di Torre Annunziata si sono accesi nuovamente sull’affare-rifiuti a Torre del Greco. I carabinieri si sono presentati su delega del pubblico ministero Giuliano Schioppi presso l’ufficio ambiente del complesso La Salle per acquisire una serie di atti e provvedimenti relativi agli ultimi due anni e mezzo di attività politico-amministrativa.
In particolare, i militari dell’Arma hanno chiesto e portato via la documentazione relativa alla cessione del ramo d’azienda tra la ditta Buttol e la Velia Ambiente – subentrata all’azienda con sede legale a Sarno nell’ultimo scorcio di mandato di Giovanni Palomba – e le «proroghe tecniche» concesse dall’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella al colosso ambientale incaricato dei servizi di igiene urbana in città.
L’azione penale esercitata dalla procura di Torre Annunziata sarebbe scattata all’indomani di una serie di esposti – a partire dalle denunce presentate da Ciro Borriello, oggi seduto tra i banchi dell’opposizione del consiglio comunale – presentati al palazzo di giustizia di via Nazionale e relativi a presunte irregolarità nella gestione del «sistema Nu».
L’inchiesta apparentemente sembra «guardare» al recente passato della storia dei rifiuti, ma non si escludono ulteriori sviluppi. Non a caso, i controlli dei carabinieri si sono poi allargati – dietro richiesta degli stessi vertici del settore ambiente del Comune, evidentemente sicuri del proprio operato – al nuovo bando avviato lo scorso autunno sotto la stretta vigilanza dell’Anac, l’agenzia nazionale per l’anticorruzione.
I militari dell’Arma hanno acquisito tutti gli atti della procedura, con particolare attenzione ai «curriculum» delle ditta in corsa per l’appalto – in tutto undici, provenienti da tutta Italia – e alle procedure per lo «spacchettamento» dei servizi di raccolta dei rifiuti e di spazzamento delle strade.
La gara, al momento, risulta in stand-by perchè due concorrenti sono state escluse e hanno presentato ricorso al Tar Campania avverso la decisione della commissione di gara. Una doppia grana giudiziaria per una gara evidentemente nata sotto una cattiva stella.
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