In Italia le ecomafie premono sempre di più sull’acceleratore e fanno affari d’oro. Sono 35.487 i reati ambientali accertati nel Paese nel 2023, +15,6% rispetto al 2022. Aumenta il numero delle persone denunciate (34.481, +30,6% rispetto al 2022), quello degli arresti (319, +43%) e dei sequestri (7.152, +19%). 13.008 i reati nel ciclo del cemento (+6,5%), dalle cave abusive alle case illegali, che rappresentano il 36,7% di tutti quelli contro l’ambiente; 9.309 i reati nel ciclo dei rifiuti (+66,1%), una crescita dovuta anche ai maggiori controlli effettuati nel 2023 (+60,8%). Cresce sia il numero delle persone denunciate (10.708, +75,9%) e soprattutto di quelle arrestate, ben 247, pari al +162,7%. Questi i dati comunicati da Legambiente nel Rapporto Ecomafia la cui presentazione si è svolta oggi a NAPOLI nella chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli. In Campania 4.952 reati accertati nel 2023, prima regione in Italia (14% del totale nazionale), in aumento del +23,2%. NAPOLI è la prima provincia italiana, seguita da Avellino. 4.643 persone denunciate, con una crescita del +38,2%; 49 ordinanze di custodia cautelare (erano state 12 nel 2023), prima regione ex aequo con la Lombardia; 1.241 sequestri, con un incremento rispetto al 2022 del +24,7%.
CRONACA
17 marzo 2025
Gli affari d’oro delle ecomafie: in un anno oltre 35mila reati, 5mila solo in Campania