Nel calcio, le emozioni scorrono veloci come un’azione in contropiede: un gol all’ultimo minuto, l’abbraccio tra compagni, la delusione di una sconfitta. Catturare questi istanti e trasformarli ...
Nel calcio, le emozioni scorrono veloci come un’azione in contropiede: un gol all’ultimo minuto, l’abbraccio tra compagni, la delusione di una sconfitta. Catturare questi istanti e trasformarli in immagini eterne è il compito di Antonio Gargiulo, fotografo ufficiale della Juve Stabia. Con il suo obiettivo, racconta le storie della squadra gialloblù, immortalando momenti che resteranno impressi nella memoria dei tifosi. Gargiulo, intervistato in esclusiva da Metropolis, ci ha svelato il dietro le quinte del suo lavoro, le sfide della fotografia sportiva e l’emozione di vivere il calcio da una prospettiva unica: quella dell’obiettivo fotografico. Dal 2003, infatti, il fotografo segue la Juve Stabia, in casa e in trasferta. Una passione che nasce però da lontano. Da quando aveva 14 anni, infatti, Antonio ha iniziato a seguire le vespe da tifoso. Realizzandosi professionalmente, è riuscito a riunire lavoro e passione. Più di 20 anni di fotografie, rimaste impresse nei ricordi dei tifosi stabiesi: “Prima di diventare il fotografo ufficiale ero un tifoso. Nel 2003 risorgevamo dalle ceneri, sotto la presidenza D’Arco. Un amico mi propose come fotografo ufficiale e fu così che iniziai. Quell’anno vincemmo la Coppa Italia, un trionfo iconico”. I supporters non sempre percepiscono il sacrificio dei tanti addetti ai lavori che operano dietro le quinte. I compiti di Antonio, infatti, non si esauriscono sul campo. Dietro la professione di fotografo ufficiale della Juve Stabia c’è un’intera routine da rispettare: “Prima delle partite non mangio mai. Se la partita è alle 15, mangio la sera verso le 19. Dopo ogni sfida, infatti, ho almeno due ore di lavoro per sistemare le foto per i canali social della squadra, per i giornali ed eventualmente le trasmissioni. Con calma guardo anche gli highlights perché tante cose in campo non riesco a vederle”. Nel mondo della fotografia sportiva, alcuni scatti diventano veri e propri simboli. Per Antonio Gargiulo, scegliere le immagini più importanti della sua carriera con la Juve Stabia non è semplice, ma alcune restano impresse più di altre: “Tra gli scatti più importanti c’è sicuramente il gol di Molinari, a Roma, nella finale dei playoff contro l’Atletico Roma. Anche quello di Giorgio Corona che sancì il nostro ritorno in Serie B dopo 60 anni”. Dietro ogni scatto c’è una storia, ma dietro l’obiettivo c’è anche una persona che vive intensamente la squadra. Antonio Gargiulo, da anni al fianco della Juve Stabia, ha avuto modo di costruire rapporti unici con giocatori e staff, come lui stesso ci racconta: “Ci sono dei rapporti che si creano e restano per sempre anche se nel calcio non bisogna affezionarsi troppo poiché i calciatori e le persone vanno e vengono. Una persona con cui sono ancora in stretto contatto è Fabio Caserta. C’è un rapporto familiare, sono anche il padrino di battesimo di sua figlia. Quell’anno della cavalcata in B ne sono successe di tutti i colori. Una grande stagione che ho vissuto con lui a 360 gradi”. Nel calcio, ci sono immagini che restano impresse nella memoria collettiva dei tifosi: un’esultanza indimenticabile, un trofeo alzato al cielo, un gesto di pura emozione. Antonio Gargiulo, da anni testimone visivo della Juve Stabia, ha vissuto momenti incredibili dietro il suo obiettivo. “La partita più bella che io abbia mai vissuto è stata quella con il Trapani in casa, una vittoria che ci ha permesso di tagliare il pass per la Serie B. La seconda promozione in B la ricordo con grande piacere, ero più coinvolto. Quella vittoria con il Trapani ci diede grande tranquillità. La porterò per sempre nel cuore” – ricorda Gargiulo. Antonio, oltre a essere il fotografo ufficiale della Juve Stabia, gestisce anche i canali social ufficiali del club. Una mansione che gli ha permesso di entrare a stretto contatto con le reazioni delle persone, immergendosi in una nuova esperienza. Sui social, infatti, è tutto molto rapido e, soprattutto, ci sono contenuti che piacciono più di altri: “Gli attaccanti sono quelli che generano più audience online. Adorante è sicuramente il giocatore che riesce a capitalizzare più like e visualizzazioni. Alle persone piace molto anche l’immagine del centrocampista con il piede raffinato. Ho avuto la fortuna di aver fotografato già 12 esultanze di Adorante, tra cui la doppietta a Marassi con fotografie davvero belle. Anche Dazn, oggi, mi chiede le foto per le copertine degli highlights. È una grande soddisfazione” – conclude Gargiulo.
Alfredo Izzo