Aristotele ha sempre sostenuto che l’amore è composto da un’unica anima che abita in due corpi. Due corpi che d’improvviso si incontrano. Le mani tremano, il cuore batte a mille e quelle farfalle nello stomaco che ti trasportano in una dimensione surreale e magica. Una emozione unica vissuta da Francesco Terracciano e Wanna La Marca nel lontano novembre del 2009. Frequentano entrambi il Liceo Armando Diaz. Lui è di Sant’Anastasia, lei di Ottaviano. All’epoca l’indirizzo unico era il classico, tre anni di differenza e tanta voglia di studiare. Ma se a questo aggiungiamo quella scintilla di chi ha trovato la sua anima gemella, andare a scuola diventa tutt’altra storia.
I due si frequentano e nasce un amore meno filosofico e più concreto: camminano insieme nei corridoi della scuola, mano nella mano si diplomano e cominciano un percorso universitario che li porterà, dopo anni, a diventare due professionisti affermati. Lui avvocato, lei farmacista. Passano i giorni insieme, affrontano le prove della vita, sempre insieme. Sorrisi e lacrime, gioie e sacrifici. Non c’è giorno in cui Francesco non le fa da scudo, la inciti sostenendola in ogni istante. Lo stesso fa Wanna.
Due anime gemelle che per 15 anni si amano. Di tempo ne passa e ad un certo punto i due diventano adulti: parlano spesso di matrimonio, tra di loro e con gli amici ma forse mai in modo serio, perché forse c’è tempo, perché il sigillo alla loro storia d’amore può ancora aspettare. Forse si ma per Francesco il grande giorno è arrivato.
Decide di aggiungere un altro tassello importante alla loro storia con il grande passo: una proposta di matrimonio, una conferma del suo amore ma anche un impegno di responsabilità e gioia. Vuole che il momento sia unico e così ricorda il primo bacio e il primo incontro con la sua donna e si accende l’idea originale ed insolita. Contatta la sua ex docente di italiano e la dirigente attuale della scuola Diaz. Francesco ha le idee chiare: la proposta vuole farla nella palestra dove si sono baciati la prima volta. Parte la macchina organizzativa, la disponibilità della dirigente Fabiana Esposito e dei suoi ex docenti gli riempiono il cuore di gioia. Vengono coinvolti i ragazzi di alcune classi che subito si mobilitano con un flash mob e come colonna sonora «Ti sposerò perché» di Eros Ramazzotti. Francesco la porta a scuola con la scusa di un certificato. Varca la soglia dell’istituto, ritornano in palestra dove ad attendere i futuri sposini ci sono studenti con una scritta chiara ed inequivocabile che recita «Mi vuoi sposare». Wanna non comprende fino a quando Francesco in ginocchio non le mostra l’anello e le fa la proposta. Piange e tanto. La mano che trema e la risposta secca che conferma il loro amore. «Volevo che questo giorno fosse importante per lei e per noi – spiega Francesco – in questa scuola è nato il nostro amore e da qui abbiamo iniziato a costruire la vita insieme, personale e professionale. Devo tanto a questa scuola: di avermi regalato l’amore e la donna della mia vita».
Tante lacrime dagli ex docenti ed amici di classe, ai collaboratori scolastici, di chi quella coppia l’ha vista nascere. Un presidio di cultura e legalità diventato la culla del loro amore e forse non avrebbero mai immaginato che la copertina del celebre romanzo di Manzoni che leggevano in classe un giorno poteva sintetizzare anche la loro storia d’amore: Francesco e Wanda promessi sposi. Per davvero.
CRONACA
16 marzo 2025
Ottaviano. S’innamorano tra i banchi: dopo 15 anni il «sì» a scuola