Torre del Greco. Primo bando e primo esposto al prefetto di Napoli e alla procura regionale della corte dei conti. Parte decisamente in salita il percorso di avvicinamento all’edizione 2025 della fe...
Torre del Greco. Primo bando e primo esposto al prefetto di Napoli e alla procura regionale della corte dei conti. Parte decisamente in salita il percorso di avvicinamento all’edizione 2025 della festa dei Quattro Altari, la tradizionale rassegna a sfondo religioso «recuperata» dall’amministrazione comunale targata Luigi Mennella dopo un’assenza di 16 anni. A fine febbraio, infatti, gli uffici di palazzo Baronale – attraverso un provvedimento del settore cultura oggi guidato dal dirigente Gaetano Camarda – hanno promosso una gara per individuare il direttore artistico della manifestazione, a cui sarà riconosciuto un «cachet» di 12.000 euro. E mentre sul web impazzano i pronostici sul beneficiario dell’incarico – particolarmente gettonato il nome di Franco Cutolo, già ai nastri di partenza dell’edizione 2024 – l’ex sindaco Ciro Borriello contesta la procedura adottata dal Comune, paventando l’ipotesi di un danno erariale per l’ente di largo Plebiscito.
Questione di tempi
A finire all’attenzione dello storico leader del centrodestra all’ombra del Vesuvio le (presunte) incongruenze del nuovo bando, rispetto alla gara del 2024. In particolare, l’esponente dell’opposizione di palazzo Baronale evidenzia – all’interno dell’esposto inviato al sindaco Luigi Mennella – come l’analogo bando promosso lo scorso anno prevedesse espressamente, all’articolo 12 – in merito alla validità della graduatoria poi approvata il 7 marzo 2024 – come «la graduatoria che si verrà a formare al ricevimento delle istanze rimane efficace un anno, salvo le eventuali proroghe di legge, dalla pubblicazione della stessa sul sito del Comune. Tale graduatoria potrà essere riutilizzata, seguendo uno scorrimento progressivo a scartamento dei candidati già affidatari, in caso di necessità di affidare nuovi incarichi relativi alla stessa fattispecie». Un dettaglio evidentemente «dimenticato» dai vertici di palazzo Baronale sia nella delibera approvata dalla giunta il 7 febbraio sia nel successivo provvedimento del settore cultura del 24 febbraio. «Appare evidente che, alla data del 7 febbraio, la precedente graduatoria era valida a tutti gli effetti di legge». Invece, il Comune ha voluto promuovere un nuovo bando e ignorare così i precedenti candidati alla carica di direttore artistico per il 2024.
Il danno erariale
Secondo l’ex sindaco «i candidati presenti nella graduatoria del 2024 potrebbero avanzare giuste azioni risarcitorie, per danno da perdita di chance e mancato conferimento dell’incarico». Non solo: «Appare con evidenza che la procedura in atto – scrive Ciro Borriello – viola il principio di non aggravamento del procedimento amministrativo perchè, al momento dell’indizione del bando, c’era già una valida e efficace graduatoria. Per contro, gli uffici sono stati impegnati a produrre una procedura del tutto inutile, anzi illegittima. L’amministrazione comunale, con il nuovo avviso, viola altresì il principio dell’autoveicolo». Di qui, la richiesta di revocare il nuovo bando per l’incarico da direttore artistico della festa dei Quattro Altari per «evitare potenziali danni erariali nonché indebiti arricchimenti e possibili ricorsi nei confronti del Comune».
@riproduzione riservata