Torre del Greco. Blitz della finanza in Comune, i fari delle fiamme gialle si accendono sull’ultima gara per l’installazione delle luminarie natalizie. A due mesi dalla fine delle «ricche festivi...
Torre del Greco. Blitz della finanza in Comune, i fari delle fiamme gialle si accendono sull’ultima gara per l’installazione delle luminarie natalizie. A due mesi dalla fine delle «ricche festività» promosse dall’amministrazione comunale guidate dal sindaco Luigi Mennella, si allungano pericolose ombre sul «turbolento» appalto per illuminare strade e piazze cittadine tra dicembre e gennaio: gli uomini in divisa del comando di via Bassano sono piombati negli ex Molini Meridionali Marzoli, puntando la palazzina in cui ci sono gli uffici dello sportello unico delle attività produttive e del settore cultura.
Indagini sulle luci
I controlli sono scattati la scorsa settimana, quando le attenzioni dei consiglieri comunali di maggioranza e opposizione erano concentrate sulla questione della (mancata) messa in sicurezza di corso Umberto dopo il crollo del 16 luglio 2023. I finanzieri si sono presentati nel complesso comunale di via Calastro e – al termine di una serie di verifiche – avrebbero acquisito la documentazione relativa all’appalto da 410.000 euro finito, come già accaduto in diverse occasioni in passato, al centro di polemiche e proteste. E ora sotto i riflettori delle forze dell’ordine, messe presumibilmente in moto da qualche «segnalazione» degli addetti ai lavori.
Le due aggiudicazioni
D’altronde, la procedura adottata dall’amministrazione comunale targata Luigi Mennella per assegnare l’appalto da 410.000 euro – un vero e proprio record per le spese destinate luminarie di Natale all’ombra del Vesuvio – era stata «attenzionata» già in corso d’opera. Non solo. La vicenda aveva assunto contorni preoccupanti con l’aggressione ai danni del consigliere comunale Domenico Maida – fedelissimo della prima ora dell’ex vicepresidente di Gori ora alla guida della quarta città della Campania – avvenuta il 22 novembre, all’indomani della prima proposta di aggiudicazione da parte del Comune alla ditta Coralux Creation (datata 4 novembre) risultata prima in graduatoria con un’offerta al ribasso dell’1,30%. Dopo il raid a palazzo La Salle contro il politico di primo piano dell’attuale maggioranza da parte di una parente del titolare di una ditta uscita sconfitta dalla gara, c’era poi stato un inatteso dietrofront con una nuova proposta di aggiudicazione (con verbale della commissione di gara del 29 novembre, il giorno prima del previsto montaggio di pali e luci) a vantaggio della ditta PNC Gruppo Cesarano.
Gli affondi politici
Il colpo di scena – accompagnato dai dubbi scatenati dalla vile aggressione a un consigliere comunale, peraltro mai ufficialmente denunciata alle forze dell’ordine a differenza di analoghi episodi ai danni dell’ex sindaco Giovanni Palomba e dell’attuale capo dell’assise Gaetano Frulio – convinsero gli esponenti dell’opposizione di palazzo Baronale a mettere in campo una serie di iniziative per fare «piena luce» sulle luminarie di Natale da 410.000 euro. Le diverse riunioni organizzate dalla commissione trasparenza presieduta dall’ex assessore all’ambiente Luigi Mele, tuttavia, non sono bastate per scacciare tutte le ombre. Toccherà ora alla finanza e alla procura di Torre Annunziata verificare, una volta per tutte, l’effettiva legittimità delle procedure per «accendere» le feste all’ombra del Vesuvio.
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