La sanità in penisola sorrentina è in un momento critico. I presidi di Vico Equense e Sorrento sono in affanno, mentre il progetto dell’Ospedale unico, pensato per potenziare l’assistenza sanita...
La sanità in penisola sorrentina è in un momento critico. I presidi di Vico Equense e Sorrento sono in affanno, mentre il progetto dell’Ospedale unico, pensato per potenziare l’assistenza sanitaria dell’intero territorio, è fermo in un limbo amministrativo e giudiziario. Intanto, le difficoltà quotidiane di chi ha bisogno di cure si fanno sempre più evidenti. A Vico Equense, il punto di primo intervento è al centro di un ampio dibattito. Il presidio rappresenta un servizio essenziale per la popolazione. In un incontro tenutosi presso la direzione generale dell’Asl Napoli 3 Sud a Torre del Greco, come spiegato dal sindaco di Vico Equense Giuseppe Aiello, il tema è stato affrontato alla presenza del direttore generale Giuseppe Russo, del direttore sanitario Maria Manganaro, del primario del pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia Pietro Di Cicco, del direttore del clinical risk management Edvige Cascone e del responsabile della misurazione e valutazione della performance dell’Asl Francesco Ruocco. L’obiettivo consiste nel trovare una soluzione per migliorare e rafforzare il presidio, garantendo ai cittadini un’assistenza adeguata e tempestiva. «Riteniamo fondamentale riottenere ciò che avevamo. La strada da percorrere non è semplice, ma attraverso il dialogo e la cooperazione possiamo costruire un futuro migliore per la sanità locale. I cittadini di Vico Equense non possono essere privati di un presidio di emergenza essenziale», sottolinea il sindaco di Vico Equense, Peppe Aiello. A Sorrento, l’ospedale locale si trova a fronteggiare carenze di personale, che rendono difficoltosa la gestione dei pazienti e dei flussi turistici che ogni anno mettono a dura prova la struttura. Per l’Ospedale unico della penisola sorrentina, intanto, si registra il recente ricorso al Consiglio di Stato da parte dell’Asl Napoli 3 Sud, che ha chiesto un risarcimento per i danni subiti dopo lo stop imposto dal Comune di Sant’Agnello. Nel 2023, il Comune di Sant’Agnello ha stoppato l’iter per costruzione dell’ospedale, dando seguito anche ad alcune osservazioni da parte di privati e associazioni che segnalavano possibili criticità idrogeologiche nell’area destinata all’intervento. La decisione ha portato all’immediata reazione dell’Asl Napoli 3 Sud, che ha impugnato il provvedimento davanti al Tar Campania, sostenendo che l’amministrazione comunale non potesse interrompere l’iter senza riconvocare la conferenza dei servizi. Il 30 dicembre 2024, il Tar ha annullato la delibera del Comune, accogliendo il ricorso dell’Asl. Tuttavia, il tribunale amministrativo ha anche rigettato la richiesta di risarcimento avanzata dall’azienda sanitaria, sostenendo che il danno economico non fosse dimostrabile in modo oggettivo. A distanza di due mesi, l’Asl decide di portare la questione al Consiglio di Stato, insistendo sul riconoscimento di un danno economico causato dai ritardi e dalle risorse già impiegate per studi tecnici e procedure amministrative.