Il 14 marzo 1856 nasce a Patrasso, in Grecia, Matilde Serao, scrittrice e pioniera del giornalismo napoletano.
È stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, Il Corriere di Roma, esperienza successivamente ripetuta con Il Mattino e Il Giorno. Negli anni venti fu candidata sei volte, senza però mai ottenerlo, al Premio Nobel per la letteratura. Il giornalismo era per Matilde Serao terreno di osservazioni, di costumi, che lei portava poi nei suoi romanzi, anche in quelli che la critica definiva mondani, come Cuore infermo (1881) e Addio amore (1890). Proprio in questa nota di “costume”, come partecipazione diretta alla realtà della vita e dell’essere è da riconoscere che «Donna Matilde» aveva il giornalismo nel sangue. Alle sue note sulla moda, sui cibi, lo sport, gli eventi mondani, le novità del progresso, gli usi e costumi faceva da contraltare un’attenzione particolare a fatti e avvenimenti sociali, costituendo la misura dello stile Matilde Serao. Pubblicò, fra le altre, anche sul Giornale delle Donne, una delle principali riviste emancipazioniste del tempo.