Sarno. Revocato l’incarico da componente del nucleo di valutazione del Comune – ruolo che aveva fino al 2027 – all’avvocato Rubina Pignataro, moglie di Massimo Graziano, ritenuto a capo di un gruppo dedito all’usura e alle estorsioni.
La decisione è stata presa dal sindaco Francesco Squillante annullando con effetto immediato l’incarico alla 49enne originaria di Nocera Inferiore. Una decisione drastica, presa dopo che la professionista (è avvocato) è finita al centro di un’inchiesta della Finanza, che ha portato all’emissione di una misura interdittiva nei suoi confronti (9 mesi).
Secondo la Procura, che per lei ha configurato l’ipotesi di riciclaggio, avrebbe ricevuto e impiegato denaro dal delitto di usura e di trasferimento fraudolento così procurandosi la provvista necessaria per l’acquisto all’asta di un immobile a Sarno precedentemente di proprietà di Massimo Graziano (il marito) e finito poi in una procedura esecutiva dinanzi al tribunale di Nocera Inferiore.
Inoltre la stessa Pignataro – sempre secondo la pubblica accusa – avrebbe emesso fatture inesistenti, dopo accordo con Graziano, nei confronti di un imprenditore al fine di consentire di far recuperare al coniuge le somme di denaro oggetto di prestiti usurai tramite canali leciti e riceveva dal proprio conto corrente acceso presso la banca del Sud 18.000 euro, da aggiungere con lo stesso metodo ad altri 20.000 erogati da un altro imprenditore raggiungendo così la cifra per l’acquisto dell’immobile”.
La vicenda del suo coinvolgimento ha scosso l’amministrazione comunale, che si è trovata costretta a intervenire con rapidità per evitare ripercussioni sul regolare svolgimento delle attività dell’organo di valutazione. Il nucleo, infatti, svolge un ruolo chiave nella verifica della performance dei dirigenti comunali, un compito che richiede trasparenza e affidabilità assoluta. Alla luce degli sviluppi giudiziari e delle regole sulla prevenzione della corruzione, il Comune ha ritenuto inevitabile il provvedimento di revoca. La priorità adesso è garantire continuità operativa e nominare un nuovo componente per ristabilire il pieno funzionamento dell’organo.
Nel frattempo, la decisione del sindaco segna un punto fermo: nessuna ombra deve compromettere la credibilità delle istituzioni. “Ho ritenuto necessario provvedere alla revoca dell’incarico al fine di non promettere il soddisfacimento dell’interesse pubblico cui il presente provvedimento è rivolto, ovverosia garantire il regolare svolgimento delle funzioni del nucleo di valutazione in ordine ai diversi procedimenti, tra cui quello della valutazione della performance dei dirigenti, ivi compresa quella relativa all’esercizio 2024, in itinere”, ha fatto sapere il sindaco Francesco Squillante.
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