Nocera Inferiore. Caos al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I con pazienti ricoverati nei corridoi e decine di migliaia di accessi all’anno che – causa una carenza di personale sia medico che infermieristico – stanno mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei professionisti e degli stessi pazienti.
Attualmente, il servizio effettua circa 60mila accessi all’anno per una utenza che si sta notevolmente incrementando. Tuttavia, il personale presente è insufficiente, con sole 7 unità di infermieri e 4 unità di operatori socio sanitari incapaci di garantire i livelli minimi essenziali di assistenza.
La carenza di personale diventa ancor più allarmante quando si considerano le assenze per malattia o ferie: in tali situazioni, attacca il sindacato Cisl Fp, i lavoratori non vengono sostituiti, poiché il lavoro straordinario non è previsto e non c’è l’assegnazione di ulteriore personale. A ciò si aggiunge il fatto che, tra gravidanze e malattie prolungate, 6 unità non sono mai state rimpiazzate, creando un ulteriore vuoto d’organico che si riflette sulla qualità assistenziale.
L’attuale situazione è inaccettabile anche alla luce del fatto che le nuove barelle acquistate sono utilizzate in modo improprio.
Piuttosto che facilitare il trasferimento dei pazienti all’interno della struttura, se e qualora ci sono posti letto disponibili, spesso i pazienti vengono “ricoverati” nei corridoi delle unità operative e in osservazione breve intensiva (Obi) e gli operatori del servizio sono costretti ad espletare attività assistenziali che invece dovrebbero essere effettuate in regime di ricovero ordinario.
“Le attuali condizioni di lavoro sono insostenibili. Chiediamo un intervento immediato per garantire che ogni paziente riceva l’assistenza adeguata,” ha affermato Andrea Pastore, coordinatore area centro nord Cisl. È stato recentemente approvato un nuovo atto aziendale che nonostante abbia previsto una struttura di Medicina d’Urgenza mai attivata, sta creando confusione poiché altera l’organizzazione dei servizi, invece di migliorarla. Questo, insieme all’assenza di un reparto di Obi efficiente, mette a repentaglio la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti in un momento critico. “È fondamentale che venga potenziato l’organico con risorse umane adeguate e che venga immediatamente riorganizzata la struttura per garantire un servizio che sia all’altezza delle aspettative della comunità di riferimento” ha dichiarato Alfonso Della Porta, segretario Provinciale. “Si chiede pertanto, con urgenza, l’assegnazione di almeno 10 unità infermieristiche e 5 operatori socio sanitari per garantire un’assistenza adeguata nonché la trasformazione fattiva dell’Obi in Medicina d’Urgenza”, incalzano Della Porta, Pastore e Ferrara.
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