Due aborti in un anno, un matrimonio forzato e una maternità precoce: è l’orribile storia di una dodicenne rom che ha vissuto quattro anni tra violenze e ricatti. Ora la vicenda finisce alla ribalta per una interrogazione parlamentare scritta dalla deputata del Movimento 5 stelle, Stefania Ascari, che chiede al ministro delle pari opportunità di intervenire per far luce su alcuni aspetti di una vicenda che è già finita sulla scrivania dei pubblici ministeri di Latina che indagano per violenza sessuale.
La parlamentare mette l’accento su quanto sarebbe accaduto all’interno dell’ospedale San Leonardo di Castellammare dove la ragazza sarebbe stata assistita dopo il primo dei due aborti per la rimozione del feto. «Il ministro verifichi se ci sono stati comportamenti omissivi da parte del personale sanitario e della direzione dell’ospedale», si legge nella interrogazione parlamentare.
E’ in ogni caso tutta la storia che assume connotati inquietanti: si sviluppa sull’asse Torre Annunziata, Castellammare e un paese della provincia di Latina. La ragazza, residente a Torre Annunziata, dove esiste una nutrita comunità rom, sarebbe stata costretta a sposare un ragazzo di 17 anni. Una relazione che sarebbe diventata la sua prigione a causa dei due aborti spontanei precedenti alla maternità. Al momento nel registro degli indagati della procura di Latina sono iscritti i nomi dei genitori del ragazzo, finiti in carcere.