Chiuso il processo Olimpo a Castellammare di Stabia, confermata l’assoluzione per l’imprenditore Adolfo Greco anche dalla Cassazione. Rigettato il ricorso dell’antimafia contro la sentenza d’appello che aveva ribaltato la condanna in primo grado. Per Greco, l’assoluzione è stata richiesta anche dal procuratore generale.
Il caso era iniziato nel 2018, con l’arresto di oltre una decina di persone, tra cui boss e gregari dei clan D’Alessandro e Cesarano che da decenni si spartiscono il territorio a Castellammare di Stabia.
A Greco veniva contestato il reato di concorso in estorsione per due episodi, ma da entrambi è stato assolto per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste. Confermate le assoluzioni in cassazione anche per Michele e Raffaele Carolei, fratelli del boss Paolo, per non aver commesso il fatto. I due erano accusati di aver fatto pressione su un imprenditore per l’assunzione del figlio di Michele Carolei.
Confermata l’assoluzione anche per Umberto Cuomo, il macellaio di Agerola che era accusato – sempre assieme a Greco – di aver mediato per un’estorsione a un imprenditore caseario. Confermata dalla cassazione invece la condanna per il boss del clan Cesarano, Luigi Di Martino, la cui pena, in secondo grado, è stata rideterminata in 6 anni e 6 mesi, rispetto ai 9 anni incassati in primo grado.