Tre ragazzini identificati, un contuso con ferite di arma da taglio. Piazza Trivione diventa un ring per lo scontro tra giovanissimi. Una vergogna per una città che punta a diventare la meta di riferimento di un intero comprensorio anche perché i fatti si sono verificati in piena serata. Sono le 20:30 quando i carabinieri di Gragnano sono intervenuti nella centralissima piazza della città della pasta. Appena sentite le sirene della volante i giovanissimi si sono dati alla fuga facendo perdere le tracce. Uno di loro si è poi diretto all’ospedale San Leonardo con delle ferite non gravi causate da una lama ancora non identificata. Ma procediamo con ordine. Siamo a piazza Trivione, zona centralissima di Gragnano, confinante a via Roma, la strada principale dello shopping gragnanese. Tutto procede con la solita routine. La gente circola per la piazza, è seduta nei bar e trascorre gli ultimi attimi di un tranquillissimo giovedì sera. All’improvviso tre ragazzini, di un’età compresa tra i 15 e i 18 anni, hanno iniziato una discussione che in pochi secondi si è trasformata in una rissa. Intervengono anche altri ragazzi per sedare la lite che diventa ferocissima. Durante la colluttazione spunta anche una lama. Forse un coltello, o un’arma da taglio. Per fortuna arrivano subito i carabinieri. A sirene spiegate la pattuglia sosta a piazza Trivione. Peccato che nel frattempo tutti i soggetti coinvolti si dileguano. Iniziano così le indagini, si interrogano i testimoni e si è proceduti all’acquisizione delle immagini degli impianti di video sorveglianza. Al momento sono 3 i ragazzi identificati, di cui uno residente a Santa Maria la Carità. Uno di questi, invece, si è recato al pronto soccorso con diverse ferite provocata da un’arma da taglio. Le sue condizioni non erano gravi e nel pomeriggio di ieri è stato anche dimesso. Nel frattempo continuano le indagini per stabilire i ruoli dei soggetti coinvolti nella rissa. I carabinieri, visto che le telecamere comunali non puntano sul luogo dei fatti, hanno proceduto all’acquisizione delle immagini dei privati. Sul caso stanno indagando i carabinieri della stazione di Gragnano, coordinati dal comandante Alfredo Maggiore.