LA STORIA Torre del Greco, senzatetto abbandonato dai figli: ora «vive» al Maresca
Torre del Greco. Era arrivato a inizio febbraio all’ospedale Maresca: in precarie condizioni di salute, era stato subito sottoposto alle cure del caso e poi – lo scorso 6 febbraio – dimesso per tornare a casa. Ma, a distanza di una settimana, Antonio – nome di fantasia – non ha mai lasciato i locali del pronto soccorso della struttura sanitaria di via Montedoro perchè è rimasto senza un tetto sulla testa e i suoi due figli si rifiutano di prendersi cura del padre. L’ennesima storia di abbandono e degrado all’ombra del Vesuvio, finita ora sotto i riflettori dei carabinieri e degli assistenti sociali del Comune.
Le cure in ospedale
Tutto è cominciato, appunto, a inizio febbraio: Antonio viene accompagnato al pronto soccorso per una serie di piccoli malanni e sottoposto alle cure di medici e infermieri. Una volta stabilizzato il quadro clinico, arrivano le dimissioni: «Può tornare a casa», il messaggio al paziente. L’uomo ringrazia e si allontana, ma solo di qualche metro. Prima si aggira nei dintorni del pronto soccorso, poi – al calare della sera – si «sistema» nei locali al piano terra dell’ospedale Maresca. Dove la sua presenza diventa «costante» e «ingombrante». Il primo allarme scatta a distanza di 48 ore, il successivo 8 febbraio. Sono le guardie giurate in servizio al triage a notare che Antonio – nuovamente in precarie condizioni igienico-sanitarie – aveva trasformato una zona della sala d’attesa in un bagno all’aria aperta, con escrementi e urina sul pavimento.
L’sos ai figli
Davanti a una situazione potenzialmente pericolosa per gli operatori sanitari e i pazienti del pronto soccorso, i dirigenti del presidio medico prima «interrogavano» Antonio per comprendere le cause della sua permanenza in ospedale e poi – una volta appresa la condizione di senzatetto dell’uomo – provvedevano a contattare i due figli dell’anziano. Con risultati agghiacciati. Come messo nero su bianco all’interno di una relazione poi inviata ai carabinieri e agli assistenti sociali del Comune, il primo figlio dell’uomo avrebbe spiegato di «non volere né potere interessarsi del genitore perchè viveva fuori regione» e, in ogni caso, l’uomo «era fuggito da una casa di riposo». Poche parole, prima di riagganciare freddamente la cornetta. Una «strategia» utilizzata anche dalla figlia di Antonio, pronta a ribadire ai medici di «non volere assolutamente prendersi carico del padre».
La doppia denuncia
Di qui, la decisione dei vertici del presidio ospedaliero di segnalare la vicenda sia ai carabinieri sia all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella affinché possano essere messe in campo tutte le azioni possibili per «salvare» Antonio, il senzatetto abbandonato dai figli fuori al pronto soccorso dell’ospedale Maresca.
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