Torre del Greco. Gli ultimi interventi di riqualificazione risalgono alla seconda edizione della Festa del Mare promossa dall’amministrazione comunale all’epoca guidata dal sindaco Giovanni Palomba.
Era il 2022 e la nuova rassegna sembrava essere diventata l’occasione per riaccendere i riflettori sulla zona porto della città e sul suo monumento-simbolo. Un rilancio durato solo due anni, perchè – a partire dal 2023 – le storiche Cento Fontane sono state lentamente abbandonate al degrado e oggi si presentano in uno stato di deprimente degrado: una grata sgangherata «chiude» l’accesso dalle scale principali, mentre a impedire di fatto il passaggio è la vegetazione degna di una giungla urbana.
E poi rifiuti ovunque, a partire da batterie di fuochi artificiali sparati per «festeggiare» l’inizio del 2025 e dimenticati ormai da 40 giorni ai piedi delle cento cannule che un tempo sprizzavano l’acqua del fiume Dragone.
Oggi, invece, al posto dell’acqua ci sono bottiglie di birra e plastica gettate nelle vasche e rifiuti di ogni genere. Il tutto nel (complice) silenzio della politica, il cui unico atto degli ultimi anni è stato «dirottare» i soldi in bilancio per la Festa del Mare del 2024 sugli eventi natalizi andati in scena lo scorso mese di dicembre. Mentre un «simbolo» della zona porto lentamente muore.