Immaginate un bullo e la sua vittima che si affrontano in un incontro di karate. Messa così, può sembrare quasi una follia. Ma immaginate che sia il bullo che la sua vittima facciano un percorso di preparazione con un istruttore di arti marziali, capace di insegnare il primo a canalizzare nel modo giusto la sua rabbia e al secondo ad avere più fiducia in sé stesso. «Alla fine dell’incontro, nel rispetto delle regole, i due si saluterebbero e magari diventerebbero anche amici nella vita», dice sicuro Giovanni Farace, 28 anni, maestro di Jeet Kune Do e istruttore di secondo livello di Krav Maga, sistema di combattimento per la difesa personale.Giovanni è uno degli istruttori della palestra Fighter Club di Scafati, che ha fatto del supporto alle persone che possono avere bisogno di aiuto nella vita di tutti i giorni, la sua stella polare.Giovanni accoglie allievi che hanno subito atti di violenza o magari donne che vogliono imparare tecniche di difesa personale. «Insegniamo un sistema di difesa che ha come pilastro il rispetto della legge, la difesa dev’essere sempre proporzionata all’offesa – spiega Farace – La madre di tutte le difese è la fuga, se non è possibile ci si difende. Insegniamo a neutralizzare la persona che attacca, come divincolarsi da una morsa e poi ad andare via. Sono cose semplici che si basano su situazioni reali che possono capitare e quindi adatte a tutti. Da noi arrivano ragazzi che dopo aver subito atti di violenza, magari hanno anche paura di una pacca sulla spalla. Ma dopo aver fatto un percorso in palestra ritrovano fiducia e autostima. E’ anche e soprattutto un lavoro psicologico». Un lavoro fondamentale anche per aiutare le donne a difendersi dalle aggressioni «le alleniamo a colpire punti sensibili del corpo, in modo che l’aggressione subirà un danno che lo tiene bloccato, consentendo alla donna di scappare» o magari dai tentativi di stupro «con tecniche di lotta a terra, che consentono alla donna di mettersi al sicuro». C’è una sola cosa che l’istruttore non insegna: «A come difendersi in caso di attacco con armi, in caso di rapine ad esempio, perché la nostra vita vale sempre più di qualsiasi bene materiale».Il sogno di Giovanni Farace, però, è quello di entrare nelle scuole con la sua associazione Street Fight: «Le arti marziali indicano la via della pace, possono essere fondamentali per contrastare il fenomeno del bullismo e far nascere rapporti di amicizia tra i bulli e le vittime, oltre che aiutare nello studio».
SPORT
31 gennaio 2025
Le arti marziali contro il bullismo