IL DIBATTITO Commissione turismo a Torre del Greco: «Sì, ma senza gettoni per i politici»
Torre del Greco. «L’idea dell’istituzione di una commissione consiliare specifica sul turismo può trovare ampio consenso tra i banchi dell’opposizione, come tutte le iniziative politiche finalizzate al rilancio della città. Ma deve essere a costo zero per la collettività». A entrare nel dibattito capace di scatenare fibrillazioni e malumori all’interno della maggioranza guidata dal sindaco Luigi Mennella è il «soldato» Luigi Caldarola, capogruppo della lista civica Il Cittadino: «Ho ascoltato con interesse le posizioni di vari colleghi sulla proposta lanciata dalla prima commissione consiliare presieduta da Felice Gaglione – la premessa dell’esponente della minoranza di palazzo Baronale – e sono d’accordo sulla necessità di provare a dare ulteriore impulso a un settore storicamente trainante per l’economia cittadina. Ma capisco i timori espressi dai rappresentanti del M5S e del gruppo Ciavolino per Torre in merito a possibili sprechi di denaro pubblico: la soluzione per provare a superare la questione potrebbe essere la rinuncia al gettone di presenza per chi partecipa alle sedute dell’eventuale nuovo organismo politico».
Costi ridotti al minimo
In pratica, una sorta di «commissione speciale» senza indennità per la casta con il solo obiettivo di affrontare temi e questioni relative al turismo in tutte le sue sfaccettature. «Capisco le ragioni alla base della volontà dei fedelissimi del sindaco di istituire questa nuova commissione – argomenta Luigi Caldarola – D’altronde, l’unica voce finanziata con 500.000 euro nel bilancio di previsione approvato lo scorso dicembre riguarda proprio le opere e le iniziative a supporto del turismo: penso, in primis, alla festa dei quattro altari così cara al primo cittadino. Ebbene, un organismo ad hoc potrebbe consentire a tutti di portare il proprio contributo alla causa e potrebbe rappresentare un punto di riferimento importante per gli operatori del settore fino a oggi tenuti in disparte su argomenti cruciali come l’introduzione della tassa di soggiorno e non solo. Insomma, senza gettoni di presenza per i politici, l’eventuale istituzione di una sesta commissione consiliare potrebbe rappresentare un’opportunità e non uno spreco».
Maggioranza divisa
La proposta arrivata dai banchi della minoranza potrebbe contribuire a ricucire lo strappo registrato in maggioranza dopo la «fuga in avanti» caldeggiata dal gruppo locale del Pd. Il primo a esprimere il proprio dissenso sulla proposta degli alleati era stato il grillino Mirko Gallo, preoccupato dalla inevitabile «corsa al gettone» e conseguente aumento dei costi per la casta di palazzo Baronale. Dubbi condivisi da Valentina Ascione, pronta a propria volta a sottolineare l’inutilità della «duplicazione» di una commissione in fondo già esistente. Ora la «provocazione» di Luigi Caldarola per vedere se, senza gettoni, la commissione turismo resta ugualmente al centro dell’agenda politica della maggioranza di palazzo Baronale
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