Napoli. Turbativa d’asta e corruzione per gare d’appalto per l’affidamento del servizio integrato di raccolta rifiuti. Sono i reati contestati a Luigi Grimaldi ex assessore all’ambiente del Comune di Giuliano, nel Napoletano, oggi consigliere comunale a Napoli e consigliere della citta’ metropolitana; e a un dipendente comunale di Marano, Domenico Abbatiello. I due sono destinatari di misure cautelari, Grimaldi di divieto di dimora a Napoli e Abbatiello di sospensione dai pubblici uffici, emesse dal gip del tribunale di Napoli Nord.
Disposti anche sette sequestri preventivi nei confronti di altri indagati per un totale di 200.000 euro, somme indebitamente percepite a titolo corruttivo secondo gli inquirenti.
L’inchiesta, affidata ai carabinieri, vede anche indagati sempre per le stesse ipotesi di reato persone vicine all’amministrazione locali e responsabili delle societa’ di rifiuti che operavano a Giuliano e Marano. In tre anni di inchiesta, a partire dal 2018, l’inquirenti hanno rilevato l’esistenza di un ‘sistema’ costituito da dipendenti amministratori di enti locali che con la complicita’ di imprenditori e faccende neri pilotava gli appalti.
L’indagine e’ partita a Marano e poi si e’ estesa a Giuliano, consentendo di documentare l’esistenza di un gruppo interessato a commettere reati contro la pubblica amministrazione, tra cui corruzione, turbata liberta’ dell’incanti, concussione e truffa, nonche’ falso materiale e falso ideologico in atto pubblico.
A Giugliano il ‘sistema’ ha aggiudicato una gara d’appalto per il servizio integrato di rifiuti solidi urbani dell’importo di 122 milioni di euro per i sette anni, dal 2020 al 2027, coinvolgendo l’allora provveditore alle opere pubbliche di Napoli, Giuseppe D’Addato, e l’ex sindaco di Giuliano Antonio Poziello, all’epoca dei fatti candidato alla poltrona di primo cittadino e presidente dell’Ato Napoli 2, destinatari di un decreto di sequestro preventivo di circa 45.000 euro ciascuno. Nel corso del indagini sono gia’ stati sottoposti a sequestro 60.000 euro e un orologio di valore che erano il prezzo della corruzione di un ex assessore del Comune di Giuliano per favorire un’azienda, nonche’ sequestrati 350.000 euro frutto di tangenti destinate ai dirigenti del settore.