IL PAGELLONE DEGLI ASSESSORI Torre del Greco, giunta con 4 zavorre per Mennella: tira aria di rimpasto nel 2025
Torre del Greco. L’amministrazione comunale targata Luigi Mennella porta avanti il programma di rilancio della quarta città della Campania, ma sull’azione della giunta pesano come un macigno gli assessori-zavorra incaricati dal primo cittadino di portare avanti alcuni settori-chiave del Comune. E’ decisamente in chiaroscuro il bilancio del 2024 della squadra di governo cittadino uscita vincitrice dalle ultime elezioni all’ombra del Vesuvio: se da un lato l’avvocato penalista alla guida di palazzo Baronale può (legittimamente) gonfiare il petto per gli evidenti passi in avanti compiuti in alcuni campi in passato al centro di criticità e proteste – in primis, la raccolta dei rifiuti e l’organizzazione di eventi in grado di riaccendere i riflettori del «grande pubblico» su Torre del Greco – dall’altro non può nascondere la delusione per il «contributo» fornito da diversi assessori a cui non è evidentemente bastato un anno e mezzo di «ambientamento» per guidare con efficacia i settori di propria competenza politica. E il 2025, equilibri per le prossime elezioni regionali permettendo, potrebbe essere l’anno «buono» per il primo rimpasto all’interno dell’esecutivo. D’altronde, Luigi Mennella avrebbe solo l’imbarazzo della scelta per la sostituzione dei suoi attuali assessori. Perché al netto di Michele Polese e Antonio Ramondo – il primo delegato ai fondi Pnrr e il secondo responsabile del settore rifiuti – il 2024 non è stato un anno da ricordare per diversi componenti dell’esecutivo. A partire dall’esponente di Per, Mariateresa Sorrentino, incapace di cambiare registro nel settore politiche sociali per finire all’impalpabile grillina Laura Vitiello, uscita (pesantemente) sconfitta dalla «guerra» al presidente dell’Eav Umberto De Gregorio per restituire un dignitoso servizio di trasporto su ferro alla quarta città della Campania. Ma a rischio taglio ci sono anche il tecnico Francesco Leone – fino a oggi «protetto» dal consigliere regionale Mario Casillo – e il leader repubblicano Salvatore Piro, il cui apporto si è rivelato decisamente al di sotto delle aspettative. Appeso, invece, a equilibri politici il futuro dell’assessore al bilancio Anna Fiore, uno dei pochi assessori a strappare la sufficienza. Insomma, passate le feste, sarà tempo di riflessioni per il sindaco già alle prese con il pressing degli alleati.
Ecco il pagellone del 2024 dei sette assessori della giunta-Mennella:
POLESE MICHELE 7
Non un «semplice» vicesindaco, ma letteralmente il braccio destro operativo di Luigi Mennella. A differenza degli altri colleghi di giunta, l’avvocato del Pd si è sobbarcato anche compiti (e responsabilità) non di propria diretta competenza, riuscendo a portare a casa risultati apprezzabili per l’amministrazione comunale: il tutto, senza perdere mai di vista le proprie deleghe-chiave per lo sviluppo di Torre del Greco. I principali progetti finanziati con i fondi del Pnrr sono tutti – fatta eccezione per il restyling di palazzo Baronale – in avanzata fase di realizzazione. La posa della prima pietra per la costruzione della Cittadella dello Sport potrebbe rappresentare una svolta epocale per la città, così come l’impianto natatorio e la «nuova» Litoranea. Sotto l’aspetto della viabilità, il ripristino del doppio senso in via Nazionale e in via Curtoli ha sostanzialmente premiato la scelta coraggiosa della squadra di governo cittadino.
RAMONDO ANTONIO 6.5
È stato l’unico assessore a cambiare decisamente passo, in positivo, durante il 2024. La scelta di rivoluzionare il sistema di raccolta dei rifiuti – passando alla raccolta mono-frazione – alla lunga si è rivelata vincente: in un anno la percentuale di differenziata è praticamente raddoppiata, passando dal laconico 21% di gennaio all’incoraggiante 42% di dicembre. Un risultato ottenuto anche attraverso l’introduzione di una serie di correttivi, come le eco-isole su tutto il territorio e il ripristino degli spazzini di quartiere, incaricati della pulizia di alcune zone strategiche della città. Mezzo punto meno per il ritardo con cui è partita la gara per il nuovo appalto, ma se le promesse – maggiore qualità del servizio, senza aumento della tassa a carico dei contribuenti – si dovessero trasformare in realtà, il tecnico in quota Pd si potrà dire soddisfatto del proprio lavoro. Sempre alta, sotto il profilo ambientale, anche l’attenzione alla risorsa acqua.
SORRENTINO MARIA TERESA 5
Dopo i sei mesi di «noviziato» alle politiche sociali avrebbe dovuto cambiare marcia rispetto ai disastri del passato. Invece, il 2024 si è attestato come l’annus horribilis del welfare all’ombra del Vesuvio. L’ultimo fallimento in ordine di tempo è relativo alla (mancata) partenza del servizio di nido e micro-nido, ma tutto l’anno è stato caratterizzato da forti disagi per le fasce deboli del territorio. Né la giustificazione delle carenze d’organico può bastare a «coprire» tutte le falle di un settore rimasto ancorato a vecchi «sistemi» in diverse occasioni finiti al centro di polemiche e proteste politiche. Sul fronte della pubblica istruzione, invece, non sono state registrate particolari criticità. A dispetto delle medesime carenze di personale, sono state portate avanti tutte le iniziative avviate con successo in passato. D’altronde, non era difficile gestire un settore già correttamente indirizzato dalle precedenti amministrazioni comunali.
PIRO SALVATORE 4
Il leader locale e nazionale del partito Repubblicano si è confermato tra le principali delusioni dell’esecutivo di palazzo Baronale. A dispetto della ultra decennale conoscenza del territorio – sia sotto l’aspetto politico sia sotto l’aspetto ambientale – non è riuscito a incidere in due settori fondamentali per il rilancio della città: le attività produttive e il controllo lungo le strade. La gestione del corpo della polizia fallimentare è stata, a volere essere indulgenti, fallimentare: i vigili urbani sono stati i grandi assenti lungo le strade cittadine, con inevitabili ripercussioni sotto il profilo della sicurezza – come confermato dall’impressionante numero di incidenti registrati nel 2024 – e della vivibilità. Le attività produttive, invece sono state letteralmente “affidate” a soggetti terzi all’ente di palazzo Baronale con discutibili risultati pratici e pesanti ombre sulla regolarità di alcune procedure adottate dall’amministrazione comunale.
FIORE ANNA 6
Per il secondo anno consecutivo l’amministrazione comunale ha approvato il bilancio preventivo per l’anno successivo già a dicembre: un risultato storico – si tratta della prima volta negli ultimi vent’anni – grazie a cui, salvo incidenti di percorso, la squadra di governo cittadino potrà programmare (termine fino al 2023 «sconosciuto» a palazzo Baronale) con largo anticipo le attività in cantiere per il 2025. Buona parte del merito dell’inversione di tendenza rispetto al passato può essere attribuito alla oculata gestione dell’assessore «straniero» arrivato da Pomigliano d’Arco. Non solo: a dispetto delle difficoltà lamentate da tutti i colleghi, con un organico ridotto all’osso è riuscita a completare le procedure per l’assunzione di 110 nuovi lavoratori (tra procedure concorsuali e mobilità) per l’ente di palazzo Baronale. Buona la valorizzazione del Forum dei Giovani, diventato finalmente «centrale» per l’amministrazione comunale.
LEONE FRANCESCO 3
La scelta del sindaco di affidare un settore così delicato come l’urbanistica a uno «straniero» indicato dal consigliere regionale Mario Casillo, fino a oggi, non ha pagato. Se nella seconda parte del 2023 il tecnico arrivato da Ercolano era stato semplicemente un «fantasma» a palazzo La Salle, la sua maggiore «presenza» durante il 2024 non ha portato sostanziali benefici alla squadra di governo cittadino. Anzi. Il grave immobilismo degli uffici – in diverse occasioni pubblicamente denunciato dai banchi dell’opposizione – ha praticamente ingessato l’edilizia all’ombra del Vesuvio, con pesanti conseguenze sotto l’aspetto economico e sociale. Il progetto per il nuovo porto – approvato durante l’ultimo anno di mandato di Giovanni Palomba – si è misteriosamente arenato fino a sparire dall’agenda politica dell’amministrazione comunale. Con buona pace delle speranze di rilancio di un’aria strategicamente fondamentale per la città.
VITIELLO LAURA 4,5
Ha «barattato» il trasporto pubblico garantito (in passato) dalla Circum con le (inutili) biciclette elettriche da settimane abbandonate in 12 diversi punti della città: uno scambio da incubo che rappresenta il «risultato migliore» ottenuto dall’assessore del M5S durante il 2024. A un anno e mezzo dall’insediamento a palazzo Baronale è rimasta – complice la marginalità delle deleghe ricevute dal sindaco Luigi Mennella – sostanzialmente ai margini dell’esecutivo cittadino. Le iniziative per restituire un minimo di decoro agli arredi urbani sono rimasti nel novero dei classici spot pentastellati – non a caso, in alcuni posti sono stati recuperati i «sarcofagi» cari a Ciro Borriello – mentre i mercati slow food in villa comunale non sono mai realmente decollati. Dopo il progetto per la realizzazione della “comunità energetica rinnovabile-costruttori di comunità” del 2023 nulla è stato fatto sul fronte dell’efficenza energetica.