Torre del Greco. Una serata all’insegna della partecipazione e della condivisione di idee e programmi per cancellare ogni forma di stereotipi e pregiudizi a sostegno delle pari opportunità. Sono gli obiettivi centrati dal convegno organizzato dall’associazione Centro Onlus all’hotel Poseidon di via monsignor Michele Sasso nell’ambito delle iniziative promosse dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella – attraverso la delegata alle pari opportunità Iolanda Mennella – e finalizzati all’inclusione e alla parità di genere.
Davanti a una platea di circa 200 persone – pronte a interagire con i relatori per manifestare le proprie esperienze o riflessioni – sono stati illustrati i risultati del progetto «Maschere e realtà» andato in scena all’interno di diversi istituti comprensivi del territorio: un progetto assolutamente innovativo – strutturato su performance teatrali per mettere, a sorpresa, alunni e studenti davanti a tipici casi di violenza di genere per studiare poi le successive reazioni – coordinato dalla psicoterapeuta Laura Napolitano, pronta a dettagliare gli esiti dello «studio» sulla platea scolastica di Torre del Greco. Argomenti capaci di suscitare un vivace dibattito in sala e di dare la stura alle riflessioni dei due ospiti d’eccezione della serata: Imma Battaglia – leader del movimento per i diritti Lgbt in Italia, partita da Portici e oggi conosciuta in tutto lo Stivale – e l’onorevole Bruna Fiola, consigliera regionale del Pd e presidente della commissione «istruzione, cultura e politiche sociali».
E se Imma Battaglia ha catturato la platea con la sua storia di vita vissuta – entrando in profonda empatia con i partecipanti al convegno – la consigliera regionale ha ricordato i grandi passi in avanti compiuti in Campania negli ultimi dieci anni: «Già nel 2017 sono stata la promotrice della legge regionale con cui sono state previste una serie di misure per favorire l’autonomia personale, economica e sociale delle donne vittime di violenza di genere e dei loro figli nonchè azioni di recupero rivolte agli uomini autori della violenza – ha ricordato Bruna Fiola -. In quel solco, successivamente, sono state realizzate ulteriori iniziative per abbattere tutte le barriere costruite su stereotipi e pregiudizi. Sono stata la prima a partecipare a una seduta del consiglio regionale con un figlio neonato perchè ritengo sia fondamentale mettere le mamme-lavoratrici nelle condizioni di portare avanti la propria professione senza essere costrette a rinunciare alle gioie della famiglie. Non mi piace promettere, mi piace fare. È stato il filo conduttore della mia azione politica e ritengo sia, in particolare su temi delicati come pari opportunità e parità di genere, l’unica strada percorribile per dare risposte certe e concrete al nostro territorio».
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