Torre del Greco. Non si era rassegnato alla fine della relazione sentimentale con una donna di Adrano – in provincia di Catania – e si sarebbe spinto fino in Sicilia per perseguitare l’ex compagna e convincere così la 43enne a riprendere la convivenza bruscamente interrotta dopo una serie di discussioni e liti.
Ma, al posto del lieto fine, un quarantanovenne già noto alle forze dell’ordine si è ritrovato con un’accusa di stalking di cui dovrà rispondere davanti all’autorità giudiziaria. L’ennesima storia di «amore malato» si è consumata all’ombra di due vulcani: Adele – nome di fantasia – si era trasferita insieme ai figli a Torre del Greco, all’ombra del Vesuvio, per inseguire il suo «sogno d’amore». Ma, al termine di una breve convivenza, era tornata nella sua Adrano a due passi dall’Etna.
Dove l’ex convivente l’avrebbe raggiunta e continuato a importunarla, fino a minacciarla con veri e propri atteggiamenti persecutori. In particolare – come raccontato dalla vittima ai poliziotti – lo «stalker del Vesuvio» le avrebbe scritto e inviato numerosi messaggi via chat, anche particolarmente gravi, a tutte le ore. Per settimane, le avrebbe rivolto ingiurie, frasi con toni accesi, accuse di tradimento e, persino, offese a sfondo sessuale.
Esausta dei messaggi e spaventata dei contenuti, sempre più frequenti, la donna si è presentata in commissariato ad Adrano per chiedere aiuto, presentando una denuncia dettagliata e spiegando ciò che stava subendo da tempo, culminato, addirittura, in minacce di morte. Ai poliziotti, la vittima ha raccontato che, in passato, l’uomo le avrebbe mostrato una pistola, motivo per cui ha temuto realmente per la propria incolumità. Acquisita la denuncia e avviate le indagini, informando le procure territorialmente competenti, gli agenti hanno attivato le procedure finalizzate alla sicurezza della donna, mentre l’uomo è stato denunciato per atti persecutori.
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