Torre del Greco. Una conferenza pubblica per affrontare la questione relativa all’appalto-record per le luminarie natalizie – un tema evidentemente «sgradito» all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella – e per chiedere maggiore trasparenza su tutti gli atti portati avanti dalla coalizione a trazione Pd-M5S alla guida di palazzo Baronale. È l’obiettivo dell’incontro promosso dal centrodestra di Torre del Greco per fare il punto della situazione sulla vicenda delle «luci d’oro» per le festività, ma non solo: durante l’appuntamento fissato per le 12.30 di venerdì all’interno della sede di Forza Italia, infatti, sarà affrontato in generale il tema della legalità nell’ambito delle vicende politico-amministrative del Comune.
La grande fuga
La decisione di convocare gli Stati Generali del centrodestra all’ombra del Vesuvio è scattata all’indomani della «grande fuga» dalla seduta della commissione trasparenza convocata da Luigi Mele – l’ex delegato all’ambiente di Giovanni Palomba, oggi a capo della minoranza di palazzo Baronale – con l’obiettivo di fare chiarezza su una serie di «anomalie» nella procedura per l’aggiudicazione dell’appalto da 410.000 euro per l’installazione delle luminarie natalizie. All’appuntamento si sono presentati, a sorpresa, diversi rappresentanti del centrodestra – a partire dal commissario cittadino forzista Dario Colombo e dal vicesegretario cittadino di Fratelli d’Italia fino all’ex consigliere comunale Ciro Piccirillo e a Carlo Riccio – nonché vari ex alleati di Luigi Mennella (su tutti Filippo Colantonio, Sergio Altiero e Giuseppe Speranza), ma non il primo cittadino né i suoi fedelissimi.
Il nuovo round
«Ci siamo accorti dell’imbarazzo della maggioranza, inspiegabilmente “sfuggente” davanti a una vicenda a nostro giudizio degna della massima attenzione – la riflessione dei «big» del centrodestra a Torre del Greco -. Nell’ultimo mese abbiamo assistito alla proposta di aggiudicazione di un appalto da 410.000 euro prima a una ditta e poi a una società inizialmente esclusa dal bando. Non solo: le luci dovevano essere accese il 30 novembre, mentre al 10 dicembre solo due strade erano illuminate. Per non parlare della qualità delle installazione, distante anni luce dal progetto presentato al Comune». Tutti argomenti a cui la maggioranza ha provato a mettere il «bavaglio» in occasione della riunione della commissione trasparenza, ma destinati a essere sviscerati durante i primi Stati Generali del centrodestra dopo la (bruciante) sconfitta di Ciro Borriello al ballottaggio del maggio 2023.
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