Torre del Greco. Non ci saranno nasi all’insù alle 10 di domenica 8 dicembre né don Giosué Lombardo – il parroco della basilica di Santa Croce – scruterà l’orizzonte fino all’ultimo secondo utile, mantenendo con il fiato sospeso migliaia di fedeli in piazza. Per la prima volta nella storia, infatti, la tradizionale processione dell’Immacolata è stata rinviato con 48 ore d’anticipo rispetto alla prevista uscita del carro: una decisione senza precedenti – dettata dalle avverse previsioni meteorologiche – e capace di scatenare inevitabili malumori e polemiche all’ombra del Vesuvio.
La decisione
Già da diversi giorni il bollettino meteo lasciava poco spazio alle speranze di un regolare svolgimento della tradizionale processione dell’Immacolata. A 72 ore dall’uscita del carro – alla luce delle previsioni negative – sono cominciate a circolare le prime voci di un possibile rinvio della feste più attesa dell’anno a Torre del Greco, con la Chiesa pronta a lasciare la scelta finale all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella. Al termine di una serie di incontri con i responsabili dell’ordine pubblico, si è giunti alla decisione di rinviare il corteo religioso a domenica 15 dicembre.
Le spese per la sicurezza
Alla base dello slittamento deciso dall’ente di palazzo Baronale ci sarebbero (anche) le enormi spese sostenute dal Comune per garantire la sicurezza a tutti i partecipanti all’evento, a partire da parroci e portatori del carro trionfale. Rispetto agli anni passati, quando il contrasto del rischio-incidenti era in larga parte affidato al «buonsenso» dei fedeli, a partire dal 2017 – l’anno del commissario straordinario Giacomo Barbato – sono state introdotte una serie di norme per lo svolgimento di importanti eventi pubblici. Per rispettare le regole, ogni anno il Comune noleggia (anziché comprare, come sarebbe meno oneroso) le barriere anti-sfondamento e i new jersey necessari a tenere a distanza i fedeli all’ingresso e all’uscita del carro trionfale dalla basilica. Per il 2024 il Comune ha speso circa 30.000 euro in oneri per la sicurezza – a cui aggiungere i costi per le ambulanze – garantiti per un solo giorno. Un eventuale rinvio della processione a barriere già montate avrebbe comportato un inevitabile aumento di costi così come la «precettazione» di tutti gli agenti di polizia municipale e di un consistente numero d forze dell’ordine. Di qui, la scelta finale di rinviare tutto – salvo ulteriori cattivi scherzi meteorologici – al 15 dicembre.
La girata del carro
Nessun rinvio, invece, per la tradizionale girata del carro in programma come da tradizione domani alle 14 all’interno della basilica di Santa Croce. Quando, finalmente, i fedeli scopriranno il carro trionfale del 2024.
@riproduzione riservata