Emanuele Palumbo, in arte Geolier: è il re di Spotify, la stella più luminosa della musica italiana che piace ai giovanissimi. Autore, cantante, ma anche influencer e simbolo di una generazione che si identifica coi sogni e le ambizioni di un ragazzo di periferia venuto su dal nulla, che ha sgomitato, che ha sofferto, che si è trasformato, che è maturato al punto da diventare un riferimento per i millennials, un “docente” presso l’Università Federico II, un “oratore” negli Scavi di Pompei al cospetto di centinaia di ragazzi ai quali sa parlare di musica e non solo. «Meglio un libro che una pistola», disse agli studenti.
Dall’alba ad oggi, il cammino di Geolier continua ad essere in ascesa. Secondo i dati di Spotify, che ha pubblicato le classifiche dei cantanti più ascoltati nel 2024, è l’artista più gettonato. Lo scugnizzo partenopeo ha conquistato il titolo di cantante più ascoltato collezionando oltre 1,2 miliardi di riproduzioni, un risultato che ha raggiunto anche grazie alla fortunata (e discussa) partecipazione a Sanremo.
Geolier spopola ovunque: sia nella classifica dei brani più ascoltati sia nella classifica degli album. Dietro di lui, sul podio italiano delle canzoni più ascoltate, ci sono Sfera Ebbasta, che dopo tre anni consecutivi in vetta alla classifica di Wrapped si posiziona al secondo posto, e Lazza. Poi Tedua e, al quinto posto, Anna che è la donna più ascoltata in Italia per il secondo anno consecutivo. Le canzoni più ascoltate in Italia confermano ancora una volta l’importanza di Sanremo nell’influenzare gli ascolti musicali nel nostro Paese. Al primo posto troviamo la hit sanremese dell’artista napoletano al quale Spotify ha consegnato lo scettro della classifica: “I p’ me, tu p’ te” di Geolier ha messo insieme oltre 100 milioni di ascolti. Numeri straordinari che surclassano quelli dei competitor («Come un tuono» di Rose Villain e «Tuta Gold» di Mahmood).
Anche tra gli album più ascoltati primeggia Geolier. Guida la classifica con il suo terzo album pubblicato lo scorso 7 giugno dal titolo «Dio lo sa». Un lavoro che mette in evidenza la maturazione di un artista che piace ai ragazzi per il messaggio della sua penna, che riesce a rappresentare sempre il suo popolo oltre gli stereotipi. Emanuele piace per il suo modo diretto di raccontare il mondo e raccontare se stesso. Nei suoi brani non mancano mai frasi pungenti e provocatorie come «ora mi apro un Eurobet», oppure «se ritorno a Sanremo scommetto che perdo», come scrive nel brano «Non parlo non sento non dico».
Lui, però, al prossimo Sanremo non ci sarà. Il rapper ha preferito non partecipare all’edizione del 2025. Probabilmente le polemiche esplose alla fine della serata delle cover nell’ultimo Festival hanno lasciato il segno. Quella sera, l’Italia e la critica si spaccarono su Geolier, e ne seguirono settimane di pressioni che Emanuele affrontò a testa alta, difendendo la sua musica e la sua identità. Ma Geolier non è solo Sanremo. Il 19 novembre scorso ha pubblicato il suo primo libro scritto con Federico Vacalebre. Si intitola «Per sempre» ed è un testo che ripercorre le tappe di un percorso complicato ed entusiasmante al tempo stesso che lo ha portato a diventare una delle voci più amate dagli italiani.
«Il coraggio di un bambino di periferia mi ha dato il rap come arma di espressione, di resistenza», scrive Emanuele. Nel libro ci sono ricordi, fotografie, aneddoti personali e anche un piccolo riferimento alla sua ex fidanzata Valeria che ha ispirato la canzone portata sul palco dell’Ariston a febbraio.Oltre al libro, Geolier ha lanciato il suo nuovo album lo scorso 22 novembre. Si intitola «Dio lo sa-Atto II», e rappresenta il secondo capitolo dell’album dei record che aveva presentato in estate.