Sono terminate questa mattina le operazioni di rimozione delle 45 strutture, tra chioschi e gazebo, che occupavano abusivamente diverse zone del territorio comunale di Pompei, tutte prossime agli ingressi del Parco archeologico, già sequestrate il 7 ottobre scorso. Le strutture sono state rimosse in esecuzione del decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina. La rimozione, cui era finalizzato il sequestro, si è resa necessaria per far cessare la permanenza del reato di invasione, ipotizzato dalla Procura, che si sarebbe protratto qualora le suddette strutture abusive fossero rimaste ulteriormente sul suolo pubblico, in assenza di titolo. Alle operazioni di ripristino dello stato dei luoghi, su delega della Procura di Torre Annunziata, hanno proceduto i militari della Compagnia Carabinieri di Torre Annunziata, avvalendosi della collaborazione del Comune di Pompei, il quale ha incaricato una ditta specializzata. Le articolate indagini della Procura oplontina hanno permesso di accertare come i chioschi e i gazebo utilizzati per le attività di vendita nei pressi degli scavi archeologici, che insistevano sul suolo pubblico da decenni, avessero di fatto assunto caratteristiche di opere non amovibili, stabilmente ancorate al suolo, e quindi idonee a determinare un’occupazione abusiva e permanente del suolo pubblico. Inoltre le strutture erano state realizzate in violazione dei plurimi vincoli gravanti sulle aree di interesse nonché in totale assenza dei titoli concessori, necessari ai fini della legittima occupazione del suolo pubblico. L’area in precedenza occupata dai chioschi e dai gazebo rimossi è stata restituita alla libera disponibilità del Comune di Pompei proprietario della stessa.
CRONACA
4 dicembre 2024
Conclusa a Pompei la rimozione dei chioschi abusivi agli ingressi degli scavi