‘’Siamo parlando del nulla. Non si possono fare i nomi in questo momento quando non si conosce ancora la data delle elezioni. Io dico sempre che al comune di Napoli c’è un’alleanza che sta lavorando e sta funzionando. Stiamo facendo un ottimo lavoro. Si parte da questi presupposti, si rafforzano e poi si vedranno i candidati’’. Roberto Fico, ex presidente della Camera, risponde sull’ipotesi di una sua candidatura il prossimo anno a presidente della Regione Campania senza smentirla direttamente, come invece aveva fatto qualche giorno fa. Ma prendendo tempo e non chiudendo ad ogni tipo di discussione. Del resto il dibattito sul candidato del centrosinistra alle prossime regionali in Campania è ancora aperto. De Luca, con l’approvazione della legge sul terzo mandato ha fatto un salto in avanti. Ma la segreteria nazionale, guidata da Elly Schlein, sta cercando di frenare questa iniziativa e sta ragionando anche con gli alleati. Ed ecco dunque tornare in auge il nome di Roberto Fico. Che ieri ha anche parlato del delicato momento che stanno vivendo i Cinque Stelle. Alle prese con uno scontro feroce tra l’ex premier, Giuseppe Conte e il fondatore Beppe Grillo. “Non credo che ci saranno scissioni. Qui stiamo solo ridefinendo dei ruoli e gli iscritti hanno deciso che c’è un collocamento politico chiaro e progressista. I temi che noi trattiamo sono temi che da sempre hanno una visione del mondo culturalmente progressista; quando parliamo dei beni comuni, di trasparenza nella pubblica amministrazione, e della riforma del titolo V della Costituzione perché sappiamo che la sanità deve essere più centralizzata che regionalizzata. Noi lavoriamo molto sul pubblico nelle scelte politiche della vita di tutti i giorni” ha spiegato l’ex presidente della Camera e presidente del Comitato di Garanzia del M5S, Roberto Fico. “Il Movimento appartiene a tutti gli iscritti, attivisti e simpatizzanti che ogni giorno lavorano sul territorio”, ha chiarito ancora Roberto Fico. “Noi oggi siamo ancora un movimento molto forte, indipendente e libero. Io sono rimasto perché ci credo in modo forte a quello che possiamo fare. Il superamento di alcuni nodi deriva dagli iscritti del Movimento. Il voto è di un’assemblea. Altri lo avrebbero chiamato congresso. Sono sempre gli iscritti ad avere l’ultima parola”. Per il presidente del Comitato di Garanzia del M5S “noi dobbiamo essere nei luoghi dove ci sono le grandi contraddizioni della nostra società e del nostro tempo, e portare soluzioni e partecipazioni”. Sulle polemiche da parte di alcuni attivisti relative alla revisione delle liste degli iscritti, Fico spiega che “la revisione delle liste è avvenuta in forma regolare e legittima. Il nostro Statuto prevede la possibilità e il dovere di rimuovere le persone iscritte dormienti, che da molto tempo sono inattive. Se non c’è risposta vuol dire che non vogliono più partecipare e non accedono da molto tempo. Per questo sono state cancellate. Il Movimento appartiene a tutta la comunità del Movimento, in una forma assolutamente legittima e sostanziale” le parole dell’ex presidente della Camera dei Deputati.
CRONACA
3 dicembre 2024
Regionali, Fico prende tempo: «Non è l’ora dei nomi»