OMBRE SULLE FESTE Caos luminarie a Torre del Greco: l'appalto alla ditta esclusa
Torre del Greco. Si arricchisce di un nuovo colpo di scena la gara relativa all’appalto-record per l’installazione delle luminarie natalizie. A un mese dalla prima proposta di aggiudicazione alla ditta Coralux Creation – risultata prima in graduatoria con un’offerta al ribasso del 1,30% – arriva il dietrofront dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella, pronta a riabilitare la società inizialmente esclusa per mancanza di requisiti e procedere conseguentemente a una nuova proposta di aggiudicazione a vantaggio della PNC Gruppo Cesarano: un vero e proprio ribaltone, inevitabilmente destinato a scatenare veleni e code giudiziarie.
Il doppio verdetto
Ma procediamo con ordine. A inizio novembre, al termine dei regolari lavori di seggio, la commissione di gara – complice l’esclusione della società PNC Gruppo Cesarano – indicava nella Coralux Creation la ditta prima in graduatoria, con un’offerta al ribasso dell’1,30% e un punteggio complessivo di 90.18. Era il 4 novembre e i tempi sembravano in linea con l’obiettivo fissato dal sindaco Luigi Mennella di accendere le luci di Natale già il 30 novembre, ma l’esclusione «eccellente» decisa dalla commissione di gara ha provocato un imprevisto rallentamento dell’intera procedura. La società PNC Gruppo Cesarano avrebbe, infatti, presentato un’istanza in autotutela avverso l’esclusione dall’appalto e sarebbe riuscita – come messo nero su bianco all’interno del provvedimento di aggiudicazione – a dimostrare il possesso di tutti i requisiti previsti dal bando, al punto da convincere il responsabile unico del procedimento prima a rettificare la graduatoria provvisoria pubblicata dal Comune e poi (con verbale del 29 novembre) a «rimodulare» l’ordine di arrivo alla luce dell’offerta al ribasso del 5,5% presentata dalla società PNC Gruppo Cesarano.
Il veleno nella coda
Il dietrofront sembra destinato a inevitabili strascichi polemici. D’altronde, già tra la prima e la seconda proposta di aggiudicazione il consigliere comunale Domenico Maida – fedelissimo del primo cittadino – era stato verbalmente aggredito e insultato all’ingresso del complesso La Salle da una donna legata alla ditta inizialmente esclusa dalla gara e pronta a professare (in modo colorito e acceso) il possesso dei requisiti previsti dall’appalto da 410.000 euro. Ora, salvo ulteriori colpi di scena, dovrebbe partire la corsa al montaggio delle luci per recuperare i giorni già persi (e pagati) per le luminarie di Natale.
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