Angri. Violenze in campo, a farne le spese gli atleti dello Sporting Stabia, squadra di calcio a 5 di serie D di Castellammare di Stabia aggredita domenica sera al centro sportivo Gymnasium di Angri (dove stava vincendo contro la Del Monte prima dell’arrivo dei carabinieri) da circa 10 tifosi facinorosi alcuni dei quali armati di oggetti taglienti: un calciatore è stato costretto alle cure dell’ospedale non appena ha fatto rientro nella città d’origine dopo essere stato accoltellato alla mano nel tentativo di ripararsi dalla furia cieca degli pseudo supporters. Sul caso è stata sporta denuncia ai carabinieri mentre quanto accaduto è stato messo a referto dal direttore di gara. In settimana arriveranno le decisioni del giudice sportivo, si annuncia una stangata per la formazione di casa. Su gli spalti c’erano famiglie intere, fidanzate, amici, bambini di ogni età. Niente lasciava presagire al peggio. Era da poco iniziato il secondo tempo, quando dopo un fallo di gioco e un alterco tra calciatori, “difesa” di un atleta della squadra locale il parquet della struttura di via Del Monte veniva invaso da 6/7 persone provenienti dagli spalti che insieme a qualche elemento della stessa squadra doriana, avevano dato vita a una violenta gazzarra cominciata con degli spintoni e conclusasi con una aggressione fisica a danno degli ospiti e di un atleta in particolare accoltellato al palmo di una mano. Infatti, per evitare il contatto due dei tesserati stabiesi, rispettivamente capitano e dirigente cercando di fare da scudo, rimediavano rispettivamente un pugno in faccia, provocando la rottura del labbro e l’altro addirittura una ferita da taglio al palmo della mano destra provocato proprio da un coltello introdotto sul terreno di gioco. Dopo aver colpito con la lama, il malintenzionato, che sarebbe stato coperto e protetto sempre dagli altri invasori e da alcuni componenti della squadra locale, si sarebbe allontanato fino a uscire dalla struttura e a fare perdere le tracce. Nel frattempo la squadra stabiese aveva deciso di abbandonare il campo insieme all’arbitro, perchè non c’erano più i presupposti per continuare la gara, in attesa delle forze dell’ordine alle quali è stato denunciato l’accaduto. Un calciatore stabiese presente, sconvolto, ha descritto quanto accaduto, spiegando che l’aggressione è avvenuta senza alcuna provocazione. “Eravamo lì per giocare, ma tutto è degenerato in pochi istanti. Non è accettabile che qualcuno porti coltelli a una partita di calcetto.” Il deputato Francesco Emilio Borrelliha commentato che episodi del genere devono essere contrastati con fermezza. Ha sottolineato come sia necessario “un cambio radicale delle regole e dei controlli, per prevenire situazioni simili. Non possiamo tollerare che lo sport sia usato come pretesto per dare sfogo a comportamenti barbari”. Amaro anche il commento della società stabiese. “Un torneo che ci costa migliaia di euro l’anno con una squadra tenuta viva da persone che da 10 anni, per amore di questo sport, fanno sacrifici, ci mettono tempo, passione, soldi e faccia. Cerchiamo di difendere i nostri colori e la città che rappresentiamo su ogni campo, in ogni palazzetto della Campania sempre con educazione e rispetto per l’avversario ma ciò che ci è successo domenica è un qualche cosa di deplorevole, vergognoso, che non uccide solo lo sport e i principi che ci girano attorno ma uccide completamente anche l’essere umano”, dicono dal club. “Ora speriamo vivamente che la Lega Nazional Dilettanti Campania, insieme a chi di dovere, giudichi e punisca severamente quest’accaduto gravissimo, coscienti del fatto che sarebbe potuto succedere molto ma molto peggio”. La società angrese non ci sta alle accuse: “quanto descritto non corrisponde tutto a verità, la vicenda è legata a comportamenti razzisti nei confronti di un nostro tesserato di origine straniera, che poi è stato colpito a gioco fermo quando loro erano sul 6 a 3. A quel punto, dopo la reazione per quanto subito, è stato accerchiato da calciatori e tesserati ospiti. A seguito di questa situazione caotica, gli eventi si sono aggravati con l’ingresso in campo di più persone ma nessun coltello è stato usato nè spuntato”. Infine: “Chiediamo che venga fatta piena luce su quanto accaduto e che tutte le parti coinvolte vengano ascoltate in modo imparziale”.
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