Nocera Inferiore. Sesso e mazzette in Tribunale a Nocera Inferiore: sei imputati dello stesso filone di indagine dell’ufficiale giudiziario infedele finiscono a processo con il rito ordinario. Si tratta di imprenditori e presunti beneficiari dei magheggi dell’addetto alle notifiche di importanti procedure giudiziari. Saranno in aula a gennaio, su decisione del gup, dopo la nomina del perito per centinaia di intercettazioni a loro carico da parte degli inquirenti. Da 100 a 300 euro, generi alimentari e rapporti sessuali per l’ufficiale giudiziario arrestato mesi fa per fare o non fare il suo dovere. Secondo l’accusa del pubblico ministero Fiorillo “ bastavano anche poche centinaia di euro oppure generi alimentari o la minaccia di procedere allo sfratto dall’abitazione se due donne, una di questa madre di una figlia disabile, per fare del suo lavoro un mercimonio, carta straccia, venir meno ai suoi doveri”. Nella richiesta di condanna per l’ufficiale giudiziario (pena di 10 anni e mezzo), inoltre, ci sono due imputazioni di violenza sessuale e insieme agli altri di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio e corruzione in atti giudiziari, mentre un paio finiti a processo solo per aver beneficiato della rilevazione di segreti di ufficio (quelli per i quali sono stati avanzati pochi mesi di reclusione). La quasi totalità dei reati sarebbero stati commessi ad Angri nel 2022, tranne uno a San Marzano Sul Sarno. L’indagine della procura di Nocera è stata condotta dai carabinieri della Sezione operativa del Reparto territoriale nocerino dell’Arma, al comando del tenente colonnello Gianfranco Albanese, e del Nucleo di Polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Salerno, retto dal colonnello Claudio Molinari. Secondo gli inquirenti sarebbe scaturito “un sistemico quadro di mercimonio della funzione pubblica”. Questo, per il pm Fiorillo, avrebbe creato un “cartello” a cui si affidavano persone che non potevano permettersi pagare l’affitto o non avevano titoli per occupare un alloggio popolare. Quattro avvocati e altri 4 coinvolti (tra cui proprio il funzionario) hanno optato per il rito alternativo con il pubblico ministero Fiorillo nella sua requisitoria a chiedere per i 4 avvocati coinvolti pene fino a 5 anni di reclusione. Perchè tutti, secondo il pm, “avrebbero partecipato al malaffare dell’ufficiale giudiziario”.
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