Scafati. Crisi aperta a Palazzo Mayer. I consiglieri di maggioranza Paolo Attianese, Maria Berritto, Luigi Cavallaro, Gennaro Avagnano e Assunta Barone.chiedono maggiore partecipazione nelle attività della maggioranza. Vogliono spazio rispettando il patto elettorale con il sindaco fermo restando che è loro intenzione non passare all’opposizione.
“E’ stata fatta una rassegna natalizia e noi non sappiamo nulla”, ha detto Paolo Attianese che il mese scorso ha subito una grave aggressione per difendere il decoro urbano della città. .Delusa e amareggiata Maria Berritto perché non di sente un consigliere comunale, “ma una persona senza dignità, non posso dare risposte alle persone che hanno creduto in me”.
Per Gennaro Avagnano fispiace che dopo un anno dopo la nascita di Scafati Rinasce “siamo qui ancora a parlare sempre delle stesse cose. Questa è una sconfitta per l’amministrazione. Abbiamo scuole dove piove dentro, è stato redatto un bilancio senza collaborazione, è stato presentato un DUP con errori macroscopici”.
A stretto giro arriva la replica del sindaco: “Le motivazioni strumentali rendono più acuto il disagio di chi come me, vive la politica sempre con il senso della responsabilità, del rispetto delle istituzioni e l’amore per la città. L’affetto e il consenso ricevuto alle ultime amministrative mi impone di fare un appello, insieme alla restante parte della mia maggioranza, a tutto il consiglio comunale affinché si possa amministrare la città con serenità”, rimarca Aliberti.
Che conclude: “Sia chiaro, non è un appello a spartizioni di cariche e alla gestione del potere per il potere ma un’apertura a tutte le forze civiche che, al di là delle appartenenze ideologiche, vogliono dare un contributo serio e vero sulle cose da fare per Scafati. Se ci saranno i presupposti per trovare un’intesa bene… Sarà una settimana decisiva che servirà a me e ai dieci consiglieri comunali che mi hanno accompagnato nelle ultime elezioni amministrative con affetto e stima, per valutare se rassegnare o meno le dimissioni da sindaco della città”.
La minoranza con Francesco Velardo e Michele Grimaldi va all’attacco. “Pur di vincere costruiscono coalizioni disomogenee e senza identità, sommano portatori di voti senza badare a programmi ed obiettivi, ma solo sulla scorta di accordi e promesse. Vogliamo essere da subito chiari: se Aliberti ha i numeri per governare lo faccia, altrimenti ridia la parola ai cittadini e alle cittadine, dicono Grimaldi e Velardo.
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