Lacrime, commozione e tanto dolore. Oggi pomeriggio Castellammare ha salutato per l’ultima volta uno dei suoi figli, Simeon Dimitrov, volato via troppo presto per un destino beffardo e crudele. Un incidente nella notte tra sabato e domenica sulla statale della morte, quella che collega Castellammare con Vico Equense, è stato fatale per il 18enne e la sua fidanzatina, Alessia Piccirillo, morta dopo 48 ore di agonia nelle quali ha lottato fino alla fine. In centinaia erano con le magliette bianche e la scritta “Samuel vive”. A dargli l’ultimo saluto c’erano tutti: gli amici di sempre , quelli con cui si allenava a canottaggio, i ragazzi della squadra di calcetto e quelli che vedeva tutte le mattine, i suoi compagni di classe. Abbracciati e con gli occhi gonfi di lacrime hanno dato l’ultimo saluto a Simeon. Quando arriva la sua bara in Cattedrale dieci minuti prima delle 15 sono i suoi amici a portarla in spalla fino sull’altare. Alcuni hanno portato uno striscione e i giovani canottieri del Circolo Nautico portano un remo con sopra la foto del diciottenne che ha condiviso con loro sconfitte e vittorie. La madre di Simeon abbraccia il sindaco Luigi Vicinanza e piange. Poi tocca a don Antonio Gargiulo tocca uno dei compiti più difficili per un sacerdote, quello di spiegare a tutti il perché di un destino così crudele sia toccato ad un’anima buono e che dava tutto se stesso per gli altri e per vederli sorridere. «Questo dolore va attraversato insieme, in fondo ci sono le mani del signore che non permettono di farci andare in fondo» dice il parroco nella sua omelia. «Qui siete tanti giovani, viviamo con i sorrisi come Simeon, che ha vissuto fino all’ultimo istante con il sorriso”, è l’invito fatto ai tantissimi ragazzi che si sono ritrovati al suo funerale. Presenti anche tanti insegnanti dell’istituto Sturzo che lo studente all’ultimo anno hanno conosciuto. Dopo la comunione si alzano dalle navate della chiesa tre compagni di classe che hanno letto una lettera per Simeon. Parole lette velocemente per il troppo dolore, e con il singhiozzo. Il dolore è troppo e più di una volta si sfoga in lunghi applausi per dare la forza a quei ragazzi che sino alla fine hanno voluto ricordare il 18enne: «Caro Simeon ci mancherà la tua risata contagiosa e genuina- dicono i ragazzi- Ci mancherà la tua generosità, davi tutto per gli altri senza chiedere nulla in cambio, solo per vederli felici. Ci mancheranno le tue spiegazioni di matematica, una materia che solo tu comprendevi, tanto è vero che pochi giorni fa avevi deciso di iscriverti a ingegneria. Eri un esempio di integrità, non sopportavi vedere gli altri soffrire e aiutavi chiunque anche andando contro la massa. Non facevi mai regali di gruppo, non per mancanza di spirito di squadra, Ma perché credevi che ognuno passa un pensiero speciale. Ogni tuo giorno era una corsa versa un obiettivo più grande. Buon viaggio, ti ricorderemo per sempre». All’esterno della cattedrale i suoi amici lo hanno salutato un’ultima volta con un lungo applauso e rilasciando andare in cielo tanti palloncini bianchi, limpidi come la sua anima.
CRONACA
22 novembre 2024
Castellammare, e lacrime degli amici per l’addio a Simeon