Un 16enne di Torre Annunziata, con legami al clan Gionta, è stato arrestato questa mattina con l’accusa di aver partecipato all’agguato avvenuto lo scorso 19 luglio al Lido Azzurro. Il giovane, secondo le indagini, sarebbe stato coinvolto nell’irruzione nello stabilimento balneare, dove, assieme a Salvatore D’Acunzo, membro della famiglia dei Gallo-Cavalieri, ha sparato tra la folla, seminando il panico. L’agguato ha avuto come causa scatenante una discussione tra D’Acunzo e un giovane legato al clan Gallo-Pisielli, avvenuta poco prima dell’agguato, innescata da uno sguardo che D’Acunzo aveva interpretato come provocatorio. Il litigio, che inizialmente sembrava banale, ha preso una piega drammatica quando D’Acunzo ha deciso di tornare al lido per vendicarsi, armato, e con l’aiuto del 16enne. I due, dopo essersi coperti i volti, sono entrati nel locale, sparando in mezzo alla gente. Nonostante la gravità del raid, fortunatamente non ci sono stati feriti, ma l’episodio ha creato un clima di paura e tensione nella città. Dopo cinque mesi di inchiesta, la polizia è riuscita a raccogliere prove sufficienti per procedere all’arresto del minorenne. Le indagini, che hanno coinvolto anche la revisione delle immagini delle telecamere di sorveglianza e testimonianze, hanno portato alla conclusione che il 16enne fosse coinvolto attivamente nell’attacco. Le forze dell’ordine proseguiranno nelle indagini per chiarire ogni aspetto dell’agguato e per individuare eventuali altri responsabili coinvolti nell’episodio.
CRONACA
21 novembre 2024
Spari tra i bagnanti a Torre Annunziata, arrestato uno dei sicari. Ha 16 anni