Torre del Greco. Tre persone sono state arrestate dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Torre del Greco, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta di questa Procura della Repubblica. I tre sono accusati di tentato omicidio in concorso, mentre uno solo di essi anche del reato di porto illegale di arma da sparo clandestina, per fatti avvenuti in Torre del Greco lo scorso 8 settembre.
In quella serata i poliziotti erano intervenuti, unitamente ad operatori della Polizia Scientifica, presso il III Vico Giardino del Carmine del Comune di Torre del Greco ove era stata segnalata l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Nel corso del sopralluogo gli agenti rinvenivano e sequestravano un proiettile marca GFL calibro 6.35 ed un frammento di proiettile che aveva infranto la finestra di un’abitazione del piano terra, conficcandosi nella veranda della stessa. Erano stati acquisti i filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza comunali e privati installati nei pressi del luogo dei fatti e dalla visione delle immagini si riusciva a ricostruire l’intera vicenda che risultava essere stata originata da una violenta aggressione patita da un giovane in Piazza Martiri d’Africa, luogo della cosiddetta “movida” in quanto solitamente frequentato nelle ore serali e notturne da centinaia di giovani, alla quale avrebbe fatto seguito la successiva spedizione punitiva per le vie del centro di Torre del Greco, all’esito della quale uno degli attuali arrestati, incitato dai complici, avrebbe esploso un colpo di pistola all’indirizzo di uno dei giovani che avevano partecipato attivamente all’iniziale aggressione avvenuta alla Piazza martiri d’Africa, il quale riusciva ad evitare il colpo di pistola. La polizia era risalita all’identità dei soggetti coinvolti nella vicenda in esame, incrociando anche le immagini di video sorveglianza.Le perquisizioni eseguite presso le abitazioni degli indagati consentivano di rinvenire e sequestrare l’arma verosimilmente utilizzata per commettere il delitto oggetto di contestazione, consistente in una pistola con matricola abrasa cal. 6,35 con caricatore rifornito di 3 proiettili del medesimo calibro, e gli indumenti indossati all’atto della consumazione del delitto per cui si procede. Gli arrestati sono stati trasferiti a Poggioreale.