Contro le morti sul lavoro “la prevenzione è ancora insufficiente” e ogni tragedia “ci vede rivivere un dramma che abbiamo già vissuto”. Lo afferma il presidente nazionale dell’Anmil (Associazione fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), Emidio Deandri, riferendosi alla tragedia nella fabbrica di fuochi d’artificio ad Ercolano. L’esplosione ha portato ancora una volta alla ribalta il settore della pirotecnica, “un settore dalle dimensioni molto ridotte, costituito da meno di 300 aziende, per la stragrande maggioranza a carattere artigianale, e circa 600 addetti. Un compartimento molto frammentato – continua Deandri – e che è presente soprattutto nelle regioni del Sud (in particolare Campania, Sicilia e Puglia) dove la pratica degli spettacoli pirotecnici e dei fuochi d’artificio è tradizionalmente molto diffusa in occasione di sagre o di feste patronali. Nel corso dell’ultimo quinquennio disponibile (2019-2023), dalle elaborazioni statistiche Anmil sui dati Inail, abbiamo rilevato, in questo minuscolo settore, un totale di circa 70 lavoratori infortunati, di cui 10 con esiti di invalidità permanente e 20 letali: una media di 4 morti l’anno”.
CRONACA
20 novembre 2024
Esplosione a Ercolano. Sos dell’Anmil: «La prevenzione sul lavoro è insufficiente»