Torre del Greco. In un bustone nero – riconducibile a un noto centro estetico del quartiere Sant’Antonio – sono stati rinvenuti gli «scarti» dei vari trattamenti alle clienti. Il parrucchiere a una ventina di metri, poi, aveva depositato – come se fosse stato un normale sacchetto di organico – tutti i capelli tagliati in una giornata di lavoro, a norma di legge da smaltire come rifiuti speciali. Non solo: decine gli incivili sorpresi a mischiare insieme all’umido spazzatura di ogni sorta, compresa biancheria intima e preservativi. È il risultato dei controlli straordinari organizzati dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella per stanare e sanzionare i trasgressori delle regole previste dalla raccolta differenziata.
Sacchetto selvaggio
Gli accertamenti per frenare i fenomeni dei conferimenti irregolari dei rifiuti sono scattati alle sei del mattino. In strada – insieme all’assessore Antonio Ramondo, promotore dell’iniziativa – sono scesi tre vigili urbani del comando largo Costantinopoli, gli uomini dell’ufficio ambiente coordinati dalla responsabile Francesca immobile e due squadre di operatori della ditta Velia Ambiente. Sotto i riflettori degli specialisti della Nu è finito il primo tratto di via Alcide De Gasperi e una parte del quartiere Sant’Antonio: un raggio d’azione sostanzialmente ridotto – in una zona, peraltro, in teoria neanche particolarmente «degradata» sotto il profilo culturale – eppure capace di regalare diverse «cattive sorprese» ai vertici dell’igiene urbana all’ombra del Vesuvio. Tra i cumuli lasciati in strada proprio per procedere alle verifiche straordinarie, gli ispettori della Nu hanno rilevato un’imbarazzante serie di irregolarità rispetto alle norme previste dal corretto conferimento dei rifiuti. Scavando tra i sacchetti, vigili urbani e tecnici dell’ufficio ambiente sono riusciti a identificare – attraverso le bollette di Enel e Gori abbandonate nelle buste e, in una circostanza, addirittura grazie a un certificato di cambio di residenza – i responsabili degli sversamenti selvaggi.
Pugno di ferro
Nei prossimi giorni partiranno – secondo una prima stima effettuata al termine dei controlli – circa una trentina di sanzioni amministrative, particolarmente salate per i commercianti indisciplinati. Una volta conclusa l’operazione, due navette della ditta Velia Ambiente – una per l’umido e una per il riassetto – hanno provveduto a liberare la strada dai rifiuti. «Questi comportamenti incivili pregiudicano i progressi registrati sul fronte dell’aumento della percentuale di raccolta differenziata – sottolinea l’assessore all’ambiente Antonio Ramondo – e rischiano di vanificare il lavoro nel suo in campo nell’ultimo anno e mezzo. I controlli a campione proseguiranno nelle prossime settimane e mi farò promotore di una proposta per inasprire le sanzioni per chi viene sorpreso per due volte a conferire rifiuti in modo irregolare. Non possiamo e non dobbiamo permettere che chi rispetta le regole e l’ambiente venga mortificato da una minoranza di incivili».
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