Conferenza dei Servizi
Castellammare. Il progetto per la realizzazione del sottopasso di via Cosenza torna sulla scrivania del sindaco Luigi Vicinanza. E’ stato il presidente della commissione Trasporti della Regione Campania, Luca Cascone, ad anticipare che «in accordo con l’amministrazione comunale, entro fine 2024, convocheremo la Conferenza dei Servizi per le nuove opere su Castellammare Centro». Tradotto: si tornerà a parlare del sottopasso di via Cosenza, l’unica opera che interessa ad Eav, come dimostra il fatto che per tutti gli interventi concordati nella Conferenza dei Servizi del 2019, nemmeno uno è stato avviato (ascensori di collegamento tra la collina del Solaro e il centro cittadino, riapertura della stazione delle Antiche Terme, percorsi pedonali d’accesso agli scavi di Varano, per citarne alcune).
La procedura
Non è una sorpresa che Eav e Regione Campania convochino una nuova Conferenza dei Servizi. Questo era l’accordo sancito lo scorso gennaio, a margine di un tavolo convocato dalla Prefettura di Napoli, su richiesta dei parlamentari Gaetano Amato, Annarita Patriarca, Marco Sarracino e Francesco Emilio Borrelli, che si dichiararono contro il progetto. In quel periodo il Comune di Castellammare di Stabia era commissariato e si stabilì che ad affrontare la questione dovesse essere un’amministrazione eletta dai cittadini. In realtà si tratta anche dell’unica novità rispetto a quasi 12 mesi fa, perché Eav sta completando i lavori per l’apertura della nuova stazione Stabia Scavi (con 5 anni di ritardo, rispetto alla data fissata per ultimare il cantiere), ma per quanto riguarda tutte le altre opere per cui era stato trovato l’accordo già nel 2019 non è stato compiuto nessun passo in avanti. Anzi, resta in piedi ancora la vicenda che riguarda la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera stessa (il sottopasso) che interessa – tra gli altri – 92 privati che potrebbero subire espropri e che hanno deciso di impugnare gli atti.
La politica
Al di là di come andrà a finire la vicenda tra il Consorzio San Giorgio Volla Due (concessionario per Eav dei lavori di raddoppio della tratta Castellammare-Torre Annunziata) e i privati, la questione del sottopasso di via Cosenza passa dalle scelte che compieranno l’amministrazione e il consiglio comunale di Castellammare di Stabia. Il sindaco Luigi Vicinanza ha messo il “no” al sottopasso nel programma che ha convinto gli stabiesi a premiarlo con la fascia tricolore e nel corso della campagna elettorale ha firmato un “patto” con il rione San Marco che lo impegna – dal punto di vista simbolico – contro l’opera. Una posizione chiara quella espressa dal primo cittadino. Gli stessi partiti che hanno composto la coalizione di centrosinistra si sono espressi, anche in modo piuttosto duro, come nel caso del Movimento Cinque Stelle, contro la realizzazione dell’opera che dividerebbe in due Castellammare, isolando il quartiere San Marco e mettendo a serio rischio l’economia generata dalle attività commerciali. Rispetto a un anno fa, come detto in precedenza, non è cambiato nulla e risulta difficile immaginare sia cambiata anche la posizione delle forze politiche, che saranno decisive su questo progetto. Dal punto di vista tecnico, come spiegarono anche i commissari straordinari nelle loro osservazioni, per il sottopasso di via Cosenza è necessaria innanzitutto l’approvazione di una variante urbanistica, perché nemmeno il nuovo Puc (che ora è in discussione in commissione consiliare) prevede la realizzazione di quel tunnel che spacca in due Castellammare. Poi c’è la questione sociale. La maggioranza dei residenti del rione San Marco non ha cambiato idea rispetto al “no” al sottopasso, così come il Comitato San Marco nato proprio sulla scia di questa protesta e la sezione stabiese di Ascom Confcommercio che recentemente ha rivendicato la sua contrarietà all’opera, in occasione della festa per gli 80 anni dell’associazione. La base del confronto, dunque, non è cambiata e considerato che molte delle opere che potrebbero essere presentate come compensative in realtà erano già concordate nel 2019, quando il sottopasso era stato stralciato, servirebbe davvero un grande sforzo di fantasia per rendere il terreno più fertile. Eav e Regione Campania, tuttavia, puntano sulla filiera istituzionale, perché oggi a Palazzo Farnese c’è un’amministrazione di centrosinistra con la quale sicuramente è più facile dialogare. Anche se, va detto, già in passato giunte di centrosinistra si sono opposte con forza alla realizzazione del progetto per il sottopasso di via Cosenza.