Ha atteso un giorno prima di commentare il voto del consiglio regionale sul terzo mandato e sulla riforma della legge elettorale. Vincenzo De Luca, approfittando dell’inaugurazione di un centro per l’autismo a Bracigliano, ha deciso di dire la sua dopo il no comment del giorno del voto. “Si fanno dibattiti sul mandato, che però significa solo una cosa: non interrompere un lavoro che richiede anni, fatica immane, conoscenza dei problemi. C’è la necessità di dare continuità al lavoro. Come si fa a non capire una cosa del genere” le parole del governatore Vincenzo De Luca che torna sulla questione del terzo mandato. E senza citare nomi o sigle attacca i suoi avversari: “Sono degli irresponsabili. Ci sono componenti politiche che vivono fuori del mondo, non sanno cos’è una persona in carne e ossa, una famiglia con un problema del genere, se ne fottono”. Inaugurando il centro per la diagnosi dell’autismo, De Luca ha ricordato come occorrano in tutta la Campania almeno una decina di strutture del genere. “In questo come in tutti i campi più importanti serve un lavoro di lungo periodo. Cominciare daccapo significa perdere due anni solo per capire come organizzarsi. E’ sconvolgente, come si fa a non capire una cosa del genere”, sempre a proposito della “continuità” alla guida della Regione. E per De Luca quelli “che se ne fottono, pensano solo a quando si devono ricandidare la volta successiva”. Soffermandosi sull’impegno contro l’autismo, il governatore assicura: “Cercheremo di fare un lavoro di medio-lungo periodo a servizio delle famiglie, ovviamente con il vostro aiuto”, dice rivolgendosi alla platea che lo applaude. “Se ci dite che dobbiamo andare a casa, andiamo a casa e ci riposiamo. Ma è un lavoro che deve continuare, sarebbe un delitto chiudere gli occhi di fronte alla tragedia di centinaia di famiglie. Bisogna creare strutture da paese civile e solidale: l’America è un paese civile, ma se non hai la carta di credito puoi anche morire in strada. Senza solidarietà viviamo da barbari” ha accusato De Luca. “Siamo un paese di dementi. Ho detto qualche anno fa che la riforma più urgente da fare in Italia è la riapertura dei manicomi. Abbiamo una quantità di squinternati che voi non avete idea. Ieri nel dibattito in Consiglio regionale mi è capitato, per sfottere un collega, di cacciare un cornetto. Esce nientemeno come prima notizia, ‘De Luca tira fuori un cornetto’. Ma non si può neanche tirare un cornetto, all’animaccia vostra. Bisogna guardare pure intorno chi diavolo c’è” spiega facendo ironia ricordando il fatto che durante il dibattito in Consiglio regionale della Campania sulla proposta di legge che di fatto permetterà a De Luca di ricandidarsi per un terzo mandato consecutivo alla guida della Regione, il governatore ha mostrato un piccolo cornetto rosso portafortuna che portava con sé. Adesso, però, inizia un lunghissimo momento di mediazione che vedrà il Partito Democratico regionale nel ruolo di protagonista, come già annunciato dal capogruppo Dem, Mario Casillo. Riuscire a attenuare la rabbia della segreteria nazionale e provare a far tornare al centro del dibattito il nome di De Luca resta l’obiettivo dei Dem campani.
CRONACA
7 novembre 2024
De Luca ritrova la voce: «Stop agli irresponsabili»