Torre del Greco. Continua a crescere l’utile della Banca Credito Popolare: chiusi i primi 9 mesi del 2024 con un utile netto di 7,2 milioni, in crescita del 61% rispetto ai 4,5 milioni dello stesso periodo del 2023.
L’istituto di credito ha proseguito nell’opera di ristruatturazione caratterizzata da un forte derisking: le attività ponderate per il rischio al 30 settembre si attestano a 1,048 miliardi, in riduzione di 298 milioni rispetto ai 1,346 miliardi di fine 2023 (-22%).
Il nuovo top management è al lavoro sul nuovo piano industriale 2024-2028 che conterrà anche un rafforzamento patrimoniale. Entro l’anno verrà anche razionalizzata la rete degli sportelli (attualmente 64) con otto accorpamenti che non avranno impatti sull’organico complessivo di circa 550 addetti.
Nel terzo trimestre Banca di Credito Popolare ha generato un utile netto di circa 3,2 milioni. Il risultato netto dell’area finanza e delle attività di negoziazione è negativo per 11,4 milioni un risultato – si legge in una nota – imputabile alle minusvalenze sul portafoglio contabile delle attività finanziarie valutate al fair value e alle maggiori rettifiche su un titolo all’interno del portafoglio delle attività finanziarie. Il margine di interesse cresce del 3,1% a 58,4 milioni.
Le masse intermediate, pari a 5 miliardi, rimangono sostanzialmente stabili rispetto al dato di metà anno. Gli impieghi alla clientela registrano una flessione del 4%, attestandosi a 1,65 miliardi (da 1,72 miliardi). Il derisking porta benefici ai ratio patrimoniali con il Cet1 che cresce al 14,25%, in forte aumento rispetto a fine 2023. BCP registra poi un Npe ratio lordo del 9,12% e netto del 5,93%.
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